Madonna della Misericordia
scultura,
ca 1390 - ca 1410
n.p
- OGGETTO scultura
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MISURE
Altezza: 210 cm
Larghezza: 112 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Umbro-marchigiano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale del Bargello
- LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
- INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La scultura raffigurante la Madonna della Misericordia, come indicato nell'inventario giunse al Bargello come dono del Commendatore Luigi Grassi nel 1933. Nello stesso inventario è indicata una sua provenienza da Tuoro sul lago Trasimeno, ma non conosciamo da quale chiesa o compagnia, come rilevava lo stesso Filippo Rossi nel suo articolo sulla scultura. L'opera lignea, più un altorilievo che una scultura a tutto tondo, raffigura la Madonna che con il suo ampio manto aperto a campana protegge i devoti: una iconografia conosciuta come Madonna della Misericordia e tipica, nella sua versione plastica, della zona umbro marchigiana.Questo tema devozionale, come riferisce il Carli, si fa risalire a Cesario di Heisterbach, intorno al 1229. E come tema iconografico pittorico trova una buona affermazione a Siena nel corso del XIV secolo con Niccolò di Segna e Lippo da Siena. Successivamente, divenne una iconografia peculiare all'ambito umbro-marchigiano. E' probabile, come rileva giustamente il Carli, che la pittura senese sia stata il tramite per l'affermazione di questa iconografia nel contiguo ambito dell'Italia centrale. La Madonna del Bargello, risulta essere un esempio precoce di questa affermazione, che poi fu ripresa più ampiamente nel corso del Quattrocento, sviluppandosi anche sulla falsariga dell'esempio pierfrancescano: di questa epoca successiva abbiamo degli esempi importanti nella Madonna della Misericordia di Urbino e in quella bellissima del Duomo di Camerino. La Madonna del Bargello reca intagliata rozzamente una iscrizione 1448; sembra trattarsi di una data tuttavia non riferibile all'esecuzione della scultura, ma più probabilmente una memoria di carattere votivo, che possiamo interpretare al massimo come terminus ante quem. Stilisticamente infatti la nostra Madonna è da ricondurre ad un periodo precedente. Il Carli riteneva probabile una datazione nei primi anni del XV secolo per la presenza delle figure dei devoti dal gusto spiccatamente tardo gotico espresso in un linguaggio corsivo quando non addirittura un po' caricaturale. Di altro tenore invece la figura della Vergine, rigida e ferma nella sua monumentalità, che secondo il Carli, riprende stilisticamente dalla cultura senese. Il Rossi invece nota nella Madonna del Bargello, legami con l'arte senese ma soprattutto pisana per la chiarezza dei volumi e la solennità dell'impianto. Per Rossi è più probabile una datazione tra fine del XIV e inizio del XV secolo: la scultura presenta in effetti ancora un forte legame con la cultura figurativa trecentesca, nella figura della Madonna, con questa impostazione monumentale ma ancora arcaica, nella tipologia della corona, nella resa vivace ma nello stesso tempo anonima e ripetitiva delle figure dei devoti.Considerando anche le strette analogie, sia tipologiche e formali che di moda, che legano la Madonna del Bargello a quella del Duomo di Camerino databile alla metà del secolo inoltrata, ci sembra possibile una datazione almeno nel primo quarto del XV secolo. Dei legami sono soprattutto evidenti, nel volto ovale con i tratti minuti e nel linguaggio a tratti popolaresco dei devoti e quello senz'altro poco aulico che traduce la fissità della Madonna con la scultura lignea marchigiana quattrocentesca
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900645403
- NUMERO D'INVENTARIO Bargello Sculture in legno 16
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2007
- ISCRIZIONI in basso - 1448 - numeri arabi - a sgraffio -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0