San Giovanni Battista e storie delle sua vita
rilievo
ca 1439 - ca 1439
n.p
- OGGETTO rilievo
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MATERIA E TECNICA
legno di bosso/ intaglio/ traforo
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MISURE
Altezza: 11 cm
Larghezza: 7.5 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Bizantino
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Manifattura Monastica Atonita
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo degli Argenti
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
- INDIRIZZO P.zza Pitti 1, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il rilievo è costituito da una tavoletta in legno lavorata a traforo conuna nicchia in basso all'interno della quale è raffigurato, stante, San Giovanni Battista. Tutto intorno entro nicchie sorrette da sottili colonne sono raffigurati episodi della vita del santo, la crocifissione e altri episodi evangelici legati alla vita di Cristo. Alcune iscrizioni in greco identificano alcuni degli episodi principali e la figura del santo. Questo prezioso e interessante manufatto, come altri conservati nelle collezioni statali fiorentine, è stato generalmente considerato un esempio di arte realizzata da monaci eremiti del monte Athos in Grecia. Tali oggetti che comprendevano piccoli quadretti, detti encolpia, ma soprattutto croci finemente decorate a piccole scene sacre, venivano prodotti in questi centri monastici agli inizi del XVII secolo e continuano con una iconografia e uno stile quasi invariato fino a tutto il XVIII secolo. Gli intagli lignei erano generalmente racchiusi in raffinate teche o cornici in argento dorato lavorato a filigrana e smalti. A Firenze, al museo degli Argenti ma provenienti e di pertinenza del Museo del Bargello si trovano alcuni rilievi e alcune pregevoli croci su base poligonale o astili, presumibilmente tutti provenienti dalle collezioni granducali medicee (cfr. Pontani). Un discorso a parte dal punto di vista stilistico rispetto agli altri manufatti greci presenti al Museo degli Argenti deve essere fatto per questa piccola pace, come rilevato in prima istanza da Mario Scalini. Infatti essa presenta delle spiccate riprese dall' arte occidentale e in particolare fiorentina del Quattrocento. In primo luogo rispetto ai manufatti atoniti rivela nelle figure un maggiore naturalismo e caratteri meno iconici, accanto a una più sciolta libertà di movimento. Scalini rileva tra l'altro una stretta affinità tra la figura del San Giovanni Battista e il suo omonimo eseguito da Lorenzo Ghiberti per la chiesa di Orsanmichele e avanza giustamente l'ipotesi che questo piccolo oggetto sia stato realizzato da un artista greco presente a Firenze al seguito della corte bizantina durante il Concilio del 1439. Tale ipotesi sembra suffragata dal fatto che il rilievo in esame proviene in Galleria il 16 giugno 1777 dalla Guardaroba Granducale: la provenienza potrebbe confermare la presenza ab antiquo dell'oggetto nelle collezioni medicee, dove sarebbe entrato al tempo della sua esecuzione. Il rilievo, dalla Galleria degli Uffizi, con la creazione del Museo nell'Ottocento, passò al Bargello. Nel 1926 è entrato al Museo degli Argenti: il Supino lo ricorda ancora al Bargello conservato all'interno di una cornicetta dorata
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900645397-0
- NUMERO D'INVENTARIO Bargello Intagli in legno 6
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2007
- ISCRIZIONI sul margine destro - 43 - caratteri greci - a intaglio - greco
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0