scene della vita di Cristo; la Madonna con il Bambino e santi
Trittico con carpenteria lignea e bande di tarsia alla certosina, composto da 10 listelli in osso intagliati e disposti su due registri orizzontali. Nello scomparto centrale del registro superiore, Crocifissione con le Marie, Giovanni evangelista e soldati; in quello del registro inferiore, la Madonna con il Bambino tra i santi Paolo e Giacomo Maggiore (a sinistra) e Bartolomeo e Pietro (a destra). Nell'anta sinistra, nel registro superiore è raffigurata l'Annunciazione; mentre in quello inferiore vi sono san Francesco e un santo non chiaramente connotato. Nell'anta destra, nel registro superiore è intagliato l'episodio del Noli me tangere; in quello inferiore, sant'Antonio abate e un santo barbato con spada. Base del trittico a parellelepipedo
- OGGETTO trittico portatile
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MATERIA E TECNICA
corno/ intarsio
legno/ intarsio/ intaglio/ pittura
osso/ intaglio, intarsio
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MISURE
Altezza: 33.5 cm
Larghezza: 19 cm
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ATTRIBUZIONI
Falsario Della Bottega Degli Embriachi (falsario Nello Stile Della Bottega Degli Embriachi)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Ambito Italia Settentrionale
manifattura parigina
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
- INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il trittico in legno, osso e corno è entrato al Bargello per acquisto del marchese Paolo Feroni, che nel 1860 era stato nominato direttore delle Reali Gallerie di Firenze ed era stato incaricato dal Ministero della Pubblica Istruzione di curare l'allestimento del nascente Museo Nazionale del Bargello. Feroni morì nel 1864: è stato ipotizzato che l'acquisto e il lascito dell'altarolo risalgano all'incirca a quella data. Negli anni 1866-1867 era già esposta come testimonia un'immagine storica, eseguita da John Brampton Philpot, che testimonia l'integrità della guglia destra a quelle date. La struttura lignea con la base a parallelepipedo sproporzionata rispetto alle ante, le ridondanti fasce decorative del trittico, il motivo a intarsio della base di inusuali dimensioni, nonché gli incongrui inserti architettonici nella fascia superiore delle lastrine, l’uso insistito del trapano nelle barbe, nei volti e nei fondali; l’intaglio poco accurato e le iconografie alle volte poco chiare hanno indotto la critica recente a giudicarlo un falso ottocentesco. Il manufatto è stato messo in relazione con un trittico del Louvre, riferito alla bottega degli Embriachi e datato 1400 (inv. OA 111/ D58.3.1, dal 1958 in deposito al Musée des Beaux-Arts di Chambéry), che mostra un identico apparato figurativo, stessa sequenza narrativa e medesime peculiarità iconografiche, al punto che è stata ipotizzata una dipendenza diretta del trittico del Bargello dall’esemplare di Chambéry , che sembra essere stato copiato pedissequamente (Chiesi in Ciseri 2018, p. 356). Sulla scorta di questo confronto e di un’annotazione a latere di un documento archivistico relativo agli anni sessanta-settanta del XIX secolo, è stato ipotizzato che il trittico del Bargello sia stato eseguito a Parigi attorno alla metà dell’Ottocento (Ivi, p. 356)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900645303-0
- NUMERO D'INVENTARIO Bargello Avori 6
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- DATA DI COMPILAZIONE 2007
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2022
- ISCRIZIONI sul retro della cuspide, in alto - C 67 - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0