ritratto di Leone XI (Alessandro de' Medici); api uscenti dalle fauci di u n leone
medaglia,
ca 1737 - ante 1740
Selvi Antonio (1679/ 1753)
1679/ 1753
Vaggelli Bartolomeo (/ 1744)
/ 1744
D. Ritratto di Leone XI (Alessandro de' Medici), R. api uscenti dalle fauc i di un leone
- OGGETTO medaglia
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
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ATTRIBUZIONI
Selvi Antonio (1679/ 1753)
Vaggelli Bartolomeo (/ 1744)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Casa Martelli già
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Martelli già
- INDIRIZZO Via Zannetti, 8 già, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa medaglia fa parte di un piccolo nucleo di opere di Casa Martelli ca talogate da Alessandra Civai nel 1992, quando appartenevano al Seminario A rcivescovile Maggiore di Firenze, e alienate prima che la raccolta Martell i fu acquistata dallo Stato Italiano nel 1999. La medaglia ritraeva Alessa ndro de' Medici (1535-1605), papa con il nome di Leone XI per ventisei gio rni nel 1605. Alessandro era figlio di Ottaviano de' Medici e di Francesca Salviati, nipote di Leone X. Alessandro fu nominato ambasciatore di Cosim o I de' Medici nel 1569, vescovo di Pistoia nel 1573 e arcivescovo di Fire nze nel 1574 e cardinale nel 1583. Nel 1596 fu inviato come legato "a late re" presso il re di Francia Henri IV per trattare la sua conversione al ca ttolicesimo. Alessandro comprò e ornò un palazzo con un grande giardino in Borgo Pinti a Firenze oggi noto come il giardino della Gherardesca. Dopo la sua morte passò infatti nelle mani della sorella Costanza de' Medici, s posa in casa della Gherardesca. La medaglia deriva da quella eseguita da G iorgio Rancetti nel 1605 per l'ascensione al pontificato. L'impresa a terg o fa riferimento ad una storia di Sansone tratto dal Vecchio Testamento: S ansone strangolò un leone, e dalle spoglie del leone uscì uno sciame di ap ri che formò un favo di miele. Ciò significa che la dolcezza scaturiva dal forte. La medagla fa parte di una serie di 76 medaglie di personaggi di c asa Medici eseguita da Antonio Selvi. Selvi è ricordato come allievo di Ma ssimiliano Soldani Benzi da Francesco Maria Niccolò Gabburri nelle sue 'Vi te di pittori e scultori' (1719/1741, Firenze, Biblioteca Nazionale, Palat ino E.B.9.5, vol. I, p. 326) e in effetti figura in tra le maestranze che collaborarono con Soldani a realizzare il monumento funebre del gran maest ro dell'ordine di Malta, Manoel de Vilhena, elencate in una lettera inviat a da Soldani a Niccolò Bandini il 16 settembre 1729 e pubblicata da Lankh eit 1962). Secondo Fiorenza Vannel e Giuseppe Toderi (1987, 2006), il lavo ro sulla serie di medaglie medicee con ogni probabilità ebbe inizio nel 17 37, proseguì almeno sino al 1739 (data che compare su alcune medaglie) e s i concluse entro il 1 aprile 1740, quando le medaglie furono offerte in ve ndita ai lettori delle ' Novelle Letterarie fiorentine'. Sappiamo, grazie all'annuncio del 1740, che Selvi si avvalse della collaborazione del forma tore Bartolomeo Vaggelli, ma a giudizio di Vannel e Toderi, egli è respons abile solamente per la preparazione dei gessi per la fusione delle medagli e. I modelli in cera per questa e altre 43 medaglie della serie, ritrovati dall'antiquario Giovanni Pratesi, sono stati oggetto di uno studio accura to di Vannel e Toderi nel 1993
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900644222
- NUMERO D'INVENTARIO Martelli 1130
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Casa Martelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- ISCRIZIONI diritto - LEO. XI. PONT. OPT. MAX - non determinabile - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0