Giuditta decapita Oloferne
dipinto,
1619 - ca 1625
n.p
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Palatina e Appartamenti Reali
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
- INDIRIZZO Piazza de' Pitti 1, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto raffigurante Giuditta che decapita Oloferne si qualifica come opera di violento impatto caravaggesco per il luminismo notturno che lo caratterizza e per l'effetto fortemente realistico del sangue che sporca il lenzuolo bianco e dei volti dai tratti duri e drammatici accentuati dal taglio della luce. La tela è di grandi dimensioni ma è caratterizzato da una tecnica pittorica abbreviata, fatta di pennellate lunghe in certe parti quasi bozzettistica. Il riferimento al luminismo artificiale notturno di ascendenza hontorstiana fa pensare ad una possibile datazione del dipinto tra secondo e terzo decennio del Seicento. Si tratta di un tema molto caro all'ambiente fiorentino da Cristofano Allori, ad Atemisia Gentileschi, ad Andrea Commodi. Molto fiorentina risulta anche la figura di Giuditta con il volto dalla bocca semiaperta rivolto verso lo spettatore che anticipa certi drammatici volti di Cecco Bravo e del Bilivert
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900642397
- NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 6584
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2007
- ISCRIZIONI sul retro della tela su cartellino - 762 - a matita -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0