Ritratto di papa Pio IX

stampa, post 1850 - ante 1874

Ecclesiastici: Papa Pio IX

  • OGGETTO stampa
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
  • ATTRIBUZIONI Martini Michelangelo (attribuito): incisore
    Grandi Francesco (attribuito): disegnatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta iconografica
  • LOCALIZZAZIONE Villa Maria
  • INDIRIZZO Via Calzabigi 54, Livorno (LI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera è inserita all'interno di una raccolta di circa 1000 piccole stampe dedicate per la maggior parte a personaggi famosi del periodo risorgimentale, ordinate alfabeticamente e suddivise in cinque filze. La stampa ritrae papa Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti, Senigallia 1792 - Roma 1878). Papa (1846-1878). Sacerdote dal 1819, grazie a una rapida carriera nella gerarchia ecclesiastica fu nominato arcivescovo di Spoleto (1831), vescovo di Imola (1832) e infine cardinale. Di idee illuminate, succeduto a Gregorio XVI inaugurò il pontificato con un'amnistia, concedendo poi la Guardia civica, la libertà di stampa e, nel marzo 1848, una costituzione. Dopo aver aderito in un primo tempo alla guerra d'indipendenza contro l'Austria in omaggio alle posizioni neoguelfe, con l'allocuzione del 29 aprile 1848 si ritirò dalla coalizione, guadagnandosi l'ostilità del movimento liberale. Costretto alla fuga in seguito all'assassinio di Pellegrino Rossi, suo primo ministro (novembre 1848) e all'instaurazione della Repubblica romana, tornò solo nell'aprile 1850, una volta restaurato l'ordine grazie all'intervento francese e austriaco. Nel 1859-1860 perse Romagna, Umbria e Marche, riuscendo a conservare il Lazio grazie a Napoleone III, che lo difese nel 1867 dal tentativo insurrezionale di Garibaldi. Caduto il Secondo impero, tuttavia, Roma fu annessa all'Italia (1870) e al papa fu assicurato, con la legge delle guarentigie, l'esercizio del solo potere spirituale. Ostile al liberalismo (che denunciò nel Sillabo), vietò ai cattolici italiani di partecipare alla vita politica e fece approvare dal concilio Vaticano I, da lui convocato, il dogma dell'infallibilità papale (1870). L'autore del disegno, Francesco Grandi (Roma 1831/ 1894), fu allievo di Tommaso Minardi all'Accademia di San Luca a Roma. Buon affreschista e ricercato ritrattista, si dedicò quasi esclusivamente all'arte sacra. Realizzò tra le altre opere anche i ritratti di Pio IX e di Leone XIII. L'autore della stampa, il romano Michelangelo Martini (1806/ 1882), fu incisore della Calcografia di Roma e insegnante. La calcografia romana conserva numerose sue operei (traduzioni da celebri dipinti). Incise in rame anche la serie degli arazzi di Raffaello e questo Ritratto di Pio IX
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900592418
  • NUMERO D'INVENTARIO BLL 520
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2006
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - FRAN. GRANDI DIS -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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