facciata anteriore del cisternone

disegno, post 1830 - ante 1832

Disegno a china, acquerello e matita su carta raffigurante il prospetto di un edificio su due ordini. Nell'ordine inferiore: portico di otto colonne, serie di finestre a lunetta , due nicchie con statue. Nell'ordine superiore: colonnato sovrapposto al portico inferiore, serie di finestre rettangolari sormontate da due lunette, copertura nella parte inferiore e grande nicchione superiore. Nel unto di raccordo tra il nicchione superiore e la cornice rettilinea sottostante si trovano due figure allegoriche distese. Nel vestibolo anteriore, cadenzati tra le colonne, si vedono tre ornati tipo trofeo. In alto a destra una annotazione manoscritta a matita

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquerellatura/ inchiostro di china/ matita
  • ATTRIBUZIONI Poccianti Pasquale (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondo Poccianti
  • LOCALIZZAZIONE Villa Maria
  • INDIRIZZO Via Calzabigi 54, Livorno (LI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Per le notizie generali sul fondo si veda la scheda 09/00556914. Questo disegno viene identificato come il primo studio progettuale formulato da Poccianti per la realizzazione della facciata della grande Conserva di Riseccoli (Cisternone), databile agli anni 1830-32. Le prime operazioni di scavo della gran conserva di città dell'acquedotto di Livorno iniziarono nel 1828 e terminarono l'anno seguente. In corso d'opera Poccianti aveva deciso di aumentare la profondità dello sterro ampliando le dimensioni della platea, con la realizzazione di lavori di protezione più attenti del previsto per evitare possibili infiltrazioni d'acqua. La Deputazione sugli acquedotti denunciò un certo disavanzo finanziario e i lavori furono sospesi. Ripresero nella primavera del 1830 e nelle fasi successive il governo granducale decise di coprire l'eccesso di spese. I lavori proseguirono adattando l'esterno della fabbrica al cambiamento di scala generale. In tutte le varianti formulate da Poccianti per la conclusione della facciata rimane il medesimo schema compositivo: un portico di ordine dorico-tuscanico, la partizione in due livelli, la rigida distribuzione delle aperture. Muta invece la soluzione pensata per la copertura , che giungerà alla formulazione della innovativa cupola emisferica destinata a divenirne il segno più distintivo. In questo primo disegno è mantenuta l'idea della ripetizione del colonnato anche nell'ordine supoeriore, idea che in seguito verrà abbandonata. Si vedano le altre schede relative al medesimo soggetto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900557050
  • NUMERO D'INVENTARIO BLL-CDRV 190 P
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • ISCRIZIONI in alto a destra - COSTITUISCE PROGETTO DELLA FACCIATA/ NON EFFETTUATO - corsivo - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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