tavolo - bottega romana (secc. XVI/ XVII)

tavolo, 1550 - 1650

tavolo formato da un piano d'appoggio di forma rettangolare realizzato in marmi commessi a formare un disegno geometrico di ricordo cosmatesco. Il piano presenta una fascia esterna in marmo verde antico, una seconda fascia con disegno formato da due serie di mezzi cerchi contrapposti in marmo verde antico e porfido rosso su fondo giallo antico, una terza fascia in porfido rosso, una specchiatura centrale con fasce che alternano ottagoni e rombi in porfido rosso e verde antico su fondo giallo antico a motivi geometrici disposti a nastro in verde antico su fondo giallo antico

  • OGGETTO tavolo
  • MATERIA E TECNICA porfido/ intarsio
    marmo giallo antico/ intarsio
    marmo verde antico
  • AMBITO CULTURALE Bottega Romana
  • LOCALIZZAZIONE Pienza (SI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il piano di questo tavolo, realizzato con marmi commessi, cioè attraverso un lavoro di segatura e giustapposizione di segmenti di pietra a creare disegni geometrici sfruttando il solo colore dei marmi, va con molta probabilità collocato stilisticamente tra la fine del XVI e la prima metà del secolo successivo. Infatti l'uso di commettere marmi colorati si sviluppò a Roma intorno alla metà del XVI secolo ed ebbe i suoi momenti maggiori dalla fine del Cinquecento alla metà del Seicento. Prima di questa epoca l'uso di commettere marmi era diffuso, ma aveva un qualcosa di casuale, occasionale e non preordinato, a prescindere dal perfetto geometrismo dell'arte cosmatesca, alla quale questo esemplare si ricollega nell'imitazione della decorazione. La tarsia marmorea, che prese a diffondersi intorno agli anni '50 del XVI secolo, portò ad un uso generalizzato delle commissioni di grande valore, con la realizzazione di opere sia di piccole dimensioni, come i tavoli da centro o da muro, sia di maggior impegno e vastità, come le decorazioni delle abitazioni della nobiltà e del clero e soprattutto delle cappelle gentilizie delle chiese romane. Attualmente il tavolo è provvisto di un basamento formato da due capitelli corinzi antichi in marmo bianco: tale sistemazione sembra sia dovuta ad un riassemblamento dei pezzi fatto eseguire nei primi anni del Novecento dalla contessa romana Anna Menotti, moglie del conte Silvio Piccolomini, ultimo discendente della famiglia che visse nel Palazzo fino alla morte avvenuta nel 1962. Precedentemente il tavolo aveva una base lignea con sostegni laterali intagliati e un traverso di collegamento: una vecchia foto della sala ci mostra infatti l'originaria composizione del tavolo con la sua base lignea, di epoca senza dubbio cinquecentesca, caratterizzata da sostegni "a picche" di forte vigore plastico, contenenti molto probabilmente degli scudi araldici intagliati, e poggianti su piedi a zampa di leone (la fotografia della sala è pubblicata in "Pienza. Il sogno dell'umanista. Guida per i viaggiatori sentimentali" di Fabio Pellegrini, Editoriale donchisciotte, Cortona, 1995, p. 122)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900549985
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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