LAGO DI NEMI. PAESAGGIO LACUSTRE

dipinto, 1635 - 1635

Dipinto con cornice raffigurante uno scorcio panoramico del lago di Nemi, sui Colli Albani. A destra, un'edicola sacra a capanna presso cui siede un uomo. Un altro personaggio è seduto sulla riva del lago, assorto in mediatazione. A sinistra la base di un tronco e altri alberi senza chioma. Sullo sfondo colline basse e dolci, in azzurro. Il cielo è grigio rosa, con uno squarcio luminoso al centro

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 47
    Larghezza: 61
  • ATTRIBUZIONI Rosa Salvator (1615/ 1673)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca Comunale Foresiana, collezione Mario Foresi
  • LOCALIZZAZIONE Centro Culturale De Laugier
  • INDIRIZZO Salita Napoleone, Portoferraio (LI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Per i toni particolarmente pacati e distesi, il dipinto è paragonabile all'operadal titolo "I pescatori di corallo" del Museo d'Arte di Colombia in South Carolina,dello stesso Salvator Rosa. Un paesaggio lacustre attribuito al pittore, conlo stesso impianto compositivo del dipinto Foresi si trova in collezione privatain Inghilterra (Fototeca Istituto Germanico di Storia dell'arte, Firenze, RosaSalvator, England, n. 400192). Nel catalogo del 1979 a cura di R. W. Wallace"I pescatori di corallo" viene datato 1635 circa, durante i primi anni dell'artistaa Napoli: "La costa e le colline austere e senz'alberi, il cielo sommesso ela disposizione degli elementi del paesaggio lungo una diagonale fino ad undistante, pacato orizzonte, sono tipici della prima pittura di Salvator Rosae probabilmente riflettono Aniello Falcone, il pittore di battaglie col qualeRosa studiò e lavorò durante il 1630". La datazione del 1635 coincide con quelladella nota riportata al n. 238 dell'inventario Foresi; non è dato sapere perquale via Foresi sia giunto ad una notizia del genere. E' probabile che il motivorappresentato abbia costituito un facile collegamento col soggiorno romano delpittore, ospite dell'amico Gerolamo Mercuri nel 1635. Rimane, tuttavia, ancorada verificare il fatto che si tratti realmente di uno scorcio del lago di Nemi.La datazione appare plausibile, in particolare per lo stile del dipinto, ancoralontano dalla formulazione di quei caratteri originali che contraddistinguonole opere della maturità. Il dipinto, del tutto privo delle bizzarrie tipichedel periodo successivo, vive della grazia delle linee prevalentemente orizzontalio lievemente inclinate, dei colori delicati, privi di contrasti; l'atmosferadi quiete assorta e meditativa derivante dall'accordo di tali elementi, divieneil motivo principale del dipinto, tema peraltro affine all'animo dell'artistaincline alla meditazione sulla natura e sulla poesia. Attenta è la caratterizzazioneatmosferica, resa attraverso un cielo carico che minaccia burrasca, anticipandoun crepuscolo ancora là da venire, come si deduce dallo squarcio di cielo luminosoverso sinistra (cfr. Allegato n. 1, 1922/07/04, p. 6, n. 21; Elenco materiali, 1963, n. 88)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900526283
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1990
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2001
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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