Il dipinto (l'arte della magistratura), come altri ora collocati presso la contrada del Leocorno, proviene dall'Oratorio della Compagnia degli Artisti. Dopo la sua soppressione, nel 1774, e la chiusura e trasformazione del proprio oratorio, situato presso il Convento dei Gesuiti a S. Vigilio, la compagnia venne ospitata, nel 1893, nella chiesa di S. Giorgio, dove si adunavano anche i contraioli del Leocorno. La compagnia si sciolse definitivamente nel 1914 e parte delle sue suppellettili e i dipinti passarono alla contrada del Leocorno. Il dipinto in oggetto si trovava originariamente assieme ad altre cinque tele, con soggetti riferiti ai mestieri, sulle pareti laterali dell'Oratorio della Compagnia. Esso è rammentato, senza l'autore, in un inventario della Compagnia del 1698 (ASS, Patrimonio Resti, 592, c.130v), anno indicato come data della sua esecuzione, secondo lo studio che ne ha fatto Marco Ciampolini, a cui si deve anche l'attribuzione