SACRA FAMIGLIA
dipinto
Saltini Pietro (1839/ 1908)
1839/ 1908
Dipinto a olio su tela. Gesù fanciullo sopra un piedistallo con le braccia aperte e lo sguardo a cielo. Sulla sinistra la Madonna, seduta sul piedistallo, con le mani giunte e raccolta in preghiera. Sulla destra S. Giuseppe, seduto dalla parte opposta, con lo sguardo verso il basso. In alto, al centro, la colomba dello Spirito santo, mentre ancora più in alto sullo stesso asse la Triade con l'occhio divino. Da questo elemento, posto alla estremità superiore della composizione, discende un fascio di luce che illumina verso in basso sia il Cristo fanciullo che i due genitori. In primo piano, a destra, alcune rovine antiche, tra cui la testa di Giove e una porzione di colonna
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Saltini Pietro (1839/ 1908)
- LOCALIZZAZIONE Piombino (LI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Per le notizie relative all'insieme di dipinti e al loro autore si veda la scheda 09/00426239. La composizione si articola secondo lo schema triangolare, al cui centro, in basso, al di sopra di un piedistallo, sta la figura di Gesù fanciullo, con le braccia aperte e la testa rivolta verso il cielo, dove si trovano, sullo stesso asse, la colomba dello Spirito Santo e l'occhio di Dio iscritto nel triangolo. Da questo si arradia un fascio di luce che illumina non solo il Fanciullo ma anche le due figure laterali di Maria e Giuseppe , la prima seduta sul piedistallo e raccolta in preghiera, con le mani giunte, il secondo inginocchiato e con lo sguardo verso il basso. In primo piano, sulla destra, alcune rovine antiche. Ecco come l'artista spiegò il significato della composizione: "Il fondo oscuro sta a simboleggiare la notte die tempi, avanti la venuta del Cristo, avvolti nelle tenebre dell'Idolatria. Le Nubi si aprono e lasciano vedere nell'alto la luce da cui piove il Giusto, e da cui doveva essere illuminato il Mondo poichè "Lume non è se non vien da sereno/ Che non si turba mai - Dante/. Il largo raggio che parte dall'Eterno Padre - rappresentato e simboleggiato dal Triangolo/la Triade Augusta, Padre, Figlio e Speito santo. Ai lati stanno seduti Maria e Giuseppe, la prima colle mani giunte ion adorazione del Figlio, come colei che è più conscia del mistero dell'incarnazione. S. Giuseppe pura adora il Cristo, ma la sua adorazione ne rivela una minore cognizione.Gesù in piedi fra i suoi Genitori terreni alza gli occhi al Dio Padre e Lo prega direttamente accennando i suoi due Cooperatori, i quali essendo i rappresentanti dell'umanità rinovellata e ritornata alla grazia di Cristo, è quindi per il loro tramite che la preghiera di Gesù scende sull'umanità intera. Il raggio luminoso, che avvolge completamente il Figlio, toccando solo in parte Maria e Giuseppe sta a denorate come Essi, mentre ne partecipano, non sono ancora nella pienezza della Santità e della Luce Divina, a cui perverranno. ed è perciò che a meglio significare la grande superiorità tra Cristo e i suoi Cooperatori, la preghiera di Lui sale direttamente al Padre e quella di Loro per il Suo tramite. A sinistra dello spettatore il Golgota colle tre croci rappresenta l'ultima scena della futura tragedia Cristiana, e a destra l'alba sinboleggia il principio del diradare delle tenebre per l'avvento del Verbo incarnato. Nel basso del quadro a destra, la testa di Giove atterrato, e qualche pezzo di tempio idolatra infranto stanno a denotare il prossimo sfacelo del Paganesimo per l'opera e la dottrina del Cristo. Il suddetto fascio luminoso, infine, che unisce, come sopra si è detto, la Sacra Famiglia a Dio, simboleggia inoltre il riannodamento della Catena, che, nello stato di Grazia che univa l'uomo a Dio e pezzata per il peccato nell'Eden."
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900426244
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1998
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI in basso a sinistra - P. SALTINI FECE/ ANNO 1900 - corsivo - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0