San Francesco d'Assisi presenta la Regola agli ordini francescani

dipinto,

Dipinto a olio su tela raffigurante San Francesco che consegna la regola e il cordone ad alcuni Santi. Al centro della composizione, in alto su una scalinata, la figura di San Francesco con le braccia aperte, nell'atto di porgere un libro, che tiene nella mano destra, e un cordone, nella sinistra. Sullo stesso lato, lungo la scalinata, la figura inginocchiata e vista di spalle di San Luigi dei Francesi, con manto gigliato e corona, che porge una mano verso l'assisiate. Sulla destra, in alto, il profilo di una figura femminile coperta da un ampio manto, con la testa coronata e abbassata e le mani giunte. Si tratta di Santa Elisabetta. In primo piano, al centro, una figura femminile con saio francescano e con la testa coperta da un foulard legato sotto in mento. La donna, Santa Margherita da Cortona, è inginocchiata a terra e tiene con entrambe le mani un crocefisso. Sulla estrema destra, in secondo piano, una giovane monaca in piedi,Santa Rosa da Viterbo, con le mani incrociate al petto e lo sguardo volto al cielo. La scalinata, su cui si articola la scena, è disseminata di fiori, mentre il alto, ai lati della figura di Francesco, nuvole grigie si aprono contro l'azzurro su cui si staglia il volto aureolata del Santo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Saltini Pietro (1839/ 1908)
  • LOCALIZZAZIONE Piombino (LI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera fa parte di un insieme di sei tele di medesimo formato realizzate dal pittore fiorentino Pietro Saltini negli anni 1900-'901 per adornare i sei altari laterali previsti nell'originario progetto della chiesa. Gli altari furono demoliti durante i lavori di rinnovamento nel 1974. Nel dipinto è ancora evidente la formazione romantica e purista del Saltini, basata sul disegno e la rivisitazione dei maestri del Rinascimento. Formatosi all'Accademia fiorentina con Enrico Pollastrini, fu autore di numerose opere a soggetto storico e religioso, tra le quali si ricorda "Simon Memmi che per incarico del Petrarca dipinge il ritratto di Laura" realizzato su commissione regia nel 1863 e oggi a Palazzo Pitti. Sue opere sono conservate sia all'estero che in Italia: si ricordano, affini per tema, le dodici tele raffiguranti santi Francescani nella Chiesa dell'Incontro a Firenze, in parte bombardate. Nell'archivio del Convento della Chiesa dell'Immacolata a Piombino si conservano riproduzioni fotografiche delle sei tele realizzate dall'artista, dietro alle quali lo stesso Saltini spiegò i concetti ispiratori delle opere. Nelle schede relative riportiamo i concetti espressi dall'artista, fedelmente trascritte nell'opuscolo di Mario Carrara. Per la tela in esame si legge: "Immaginai fare succedere l'apparizione del Serafico d'Assisi facendolo discendere dal Cielo a mezzo d'una Scala d'oro.Giunto quasi a terra più prossimi a Lui (come maggiori in dignità) posi alla sua destra/ sinistra per lo spettatore/ S. Luigi Re di Francia a cui si volta S. Francesco porgendogli il libro della regola Terziaria, e il Re protende la mano per prenderla: a sinistra in atto di umile adorazione la piissima Elisabetta. Più in basso dalla stessa parte la giovanissima S. Rosa da Viterbo, detta la Giovanna d'Arco italiana, e perciò ho tenuto in Lei la testa levata a Cielo ma in posizione verticale per denotare nella sua Santità una certa fierezza di carattere. In basso S. Margherita da Cortona, la grande penitente, prostata in terra e in umile contemplazione del Crocefisso."
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900426239
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - SALTINI/ FECE ANNO 1901 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Saltini Pietro (1839/ 1908)

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'