Sant'Antonino
reliquiario antropomorfo,
1998 - 1998
Del Colle Marcello (notizie 1998)
notizie 1998
Opificio Torrini (notizie Sec. Xx)
notizie sec. XX
Del Giudice Leonardo (notizie Fine Sec. Xx)
notizie fine sec. XX
Il busto raffigura sant'Antonino anziano, incurvato, col volto scarno e affilato, posto leggermente verso al spalla destra. Indossa il saio domenicano insieme al pallio vescovile segnato da quattro croci. Il reliquiario ha una base ovale profilata da tre basse cornici ed è rialzato da uno zoccolo liscio decorato lateralmente da placchette salda stemmi dell'Opera del duomo e del Capitolo. Sul davanti vi è un'iscrizione tratta da un testo del IX secolo, mentre il retro ospita una lunga dedica al Santo. La comunità cristiana di Castelfiorentino e il suo proposto Marco Viola della basilica metropolitana offrono in dono l'immagine del beato Agostino, patrono della chiesa fiorentina, perchè sia venerata
- OGGETTO reliquiario antropomorfo
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MATERIA E TECNICA
argento/ fusione/ cesellatura/ bulinatura/ incisione
cristallo/ molatura
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ATTRIBUZIONI
Del Colle Marcello (notizie 1998): esecutore
Opificio Torrini (notizie Sec. Xx)
Del Giudice Leonardo (notizie Fine Sec. Xx)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Marcello del Colle, maestro scalpellino dell'Opera del Duomo, ha modellato in creta nel luglio del 1998, una copia del Sant'Antonino conservata nella camera cardinalizia in Arcivescovado: una scultura in terracotta policroma attribuita al Verrocchio agli ultimi decenni del Quattrocento. L'opera fu ultimata nel novembre dello stesso anno (1998). L'opera in creta è stata poi sottoposta a cottura e la fonderia Del Giudice di Strada in Chianti ne ha curato la fusione in argento con procedimento a "cera persa". La scultura è stata quindi rifinita a cesello dai maestri dell'Opificio orafo Torrini e ricoperta poi da un velo di argento puro, che ne ha accentuato la lucentezza: un trattamento con fegato di zolfo è servito a sottolineare il chiaroscuro nelle varie zone. Si è poi proceduto ad inserire, nel vano rettangolare risparmiato dalla fusione sulla parte anteriore del busto, una teca in cristallo eseguita dalla moleria Locchi, contenente un'ampolla - anch'essa in cristallo molato - con la reliquia. Questa, un frammento del cuore è stata prelevata da un reliquiario ligneo esistente ab antiquo in duomo.Il primo novembre 1998, in occasione del pontificale del cardinale Piovanelli, il busto è stato benedetto e presentato ai fedeli. Il dono fu fatto in occasione della doppia ricorrenza: settimo centenario della fondazione della Cattedrale di S. Maria del Fiore e cinquantesimo anno di Sacerdozio del cardinale Piovanelli (proposto di Castelfiorentino prima di diventare arcivescovo di Firenze)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900382245
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sullo zoccolo della base, nella zona anteriore - PRAESUL DEI PASTOR NECNON VIRTUTIS AMATOR/ PELLE LUPUM CAROS RABIDUM NE DEVORET AGNOS - a incisione - latino
- STEMMI sullo zoccolo - religioso - Emblema - Opera di S. Maria del Fiore - cherubino in campo a scudo
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0