La tavola armonica è in due pezzi simmetrici di Abete rosso a taglio radiale senza indentature. Da quella di sinistra è stata tagliata una striscia. La venatura è parallela alla commettitura e lievemente diagonale, molto stretta al centro e notevolmente più ampia verso i bordi. E' presente un perno di legno non originale, infisso nello zocchetto inferiore a destra della commettitura. Le "effe" sono molto corte e verticali, con gli occhi superiori molto distanziati. Il fondo è in un unico pezzo di Acero a taglio radiale con evidente marezzatura media discendente da sinistra a destra. Non sono presenti perni di legno. La nocetta, originale e integra, ha un lieve risalto. Le cinque fasce sono di Acero quasi privo di marezzatura. Il manico, di Acero con la marezzatura stretta e perpendicolare al piano della tastiera, è innestato nello zocchetto superiore. La testa, di Acero lievemente marezzato, è innestata con una forte asimmetria. La cassetta dei piroli è sormontata da una testa di leone con le fauci spalancate. Il dorso del riccio ha un profilo a lati lievemente convergenti, con una coda corta, rotonda e con leggerissima sguscia. La vernice, di colore bruno - arancio dorato, è in due strati: uno più chiaro vicino al legno e uno più pigmentato soprastante
- OGGETTO violino
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ATTRIBUZIONI
Schorn Johann Paul (notizie Dal 1680/ 1716): costruttore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria dell'Accademia
- LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Niccolò di Cafaggio (ex)
- INDIRIZZO Via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Un inventario dell'ottobre 1867 indica che lo strumento proviene dall'Accademia del R. Istituto Musicale e lo valuta L. 150. Qui lo strumento era assegnato alla classe di Ferdinando Giorgetti (1796 - 1867) che vi aveva insegnato violino e viola sin dal 1839. Lo strumento compare poi in una fattura del 1884 di Luigi Castellani per riverniciatura e messa a punto - tra gli altri - di "due violini tedeschi". Gli stessi due violini sono elencati in una fattura di Giuseppe Scarampella del 17 dicembre 1887 per vari lavori non specificati. Nel 1925 lo strumento sembra ancora avere la montatura barocca originale almeno stando a una perizia di Luigi Castellani di quell'anno in cui si evidenzia la necessità di aprire lo strumento, ripararne e rinforzarne alcune rotture, sostituire lo zocchetto superiore, la catena e il manico al fine di ammodernare lo strumento. Alfredo Del Lungo interviene poi due volte sullo strumento: una prima nel 1947 procedendo a varie rincollature e alla pulitura generale e una seconda in seguito all'alluvione del 1966 per ricostruire il bordo della C destra della tavola, rinforzare internamente una vecchia rottura nel fondo, effettuare alcune incollature laterali alla cassa, ritoccare la vernice al centro della tavola e al bordo rifatto, lucidare il manico e la fascia superiore destra, rinfrescando, infine, la vernice originale. Il modello è generalmente ispirato a quello di Jacob Stainer sebbene le punte siano qui leggermente meno pronunciate. I tratti della scuola tedesca si ritrovano anche nelle "effe", con taglio frontale, prive di sguscia e di dimensioni contenute, con piazzamento verticale e occhi superiori distanziati tra loro. Anche la tecnica costruttiva interna dello strumento corrisponde a quella adottata dalla scuola tedesca nella scelta dei materiali degli zocchetti (Abete) e delle controfasce (Noce). La vernice, di morbida composizione, leggermente granulosa e di colore bruno - arancio dorato è di buona qualità. Lo strumento si presenta complessivamente come un lavoro di buon livello, elegante anche nell'intaglio della testa, in cui è abilmente rielaborato il modello a testa di leone, reso celebre dagli strumenti di Stainer. L'autore appare meritevole di considerazione anche al di là del panorama austriaco del suo tempo di cui rappresenta bene il gusto raffinato dell'evoluto ambiente musicale di Salisburgo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900348843
- NUMERO D'INVENTARIO n.5
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2001
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2010
- ISCRIZIONI su cartellino incollato sul lato interno del fondo - Joannes Schorn, H. F. Musicus/ und Lautenmacher, Salisburgi/ 1719 - a impressione - Tedesco
- STEMMI ponticello - di liutaio - Marchio - Bisiach Carlo (liutaio) - iscrizione "C. BISIAC - FIRENZE"
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0