Lo strumento ricalca le caratteristiche e la forma " a goccia" della chitarra inglese, con l'aggiunta di un meccanismo consistente in sei martelletti posti all'interno della cassa e azionati da altrettanti tasti posti sulla tavola armonica. La tavola armonica è piatta, in due parti di Conifera a venatura stretta e media, piuttosto disomogenea. Al suo centro si trovano sei fori disposti al di sotto delle corde lungo una linea diagonale (discendente da sinistra verso destra rispetto all'asse dello strumento) che servono anche come fori di risonanza. Il fondo è ottenuto da un'unica tavola di Acero a taglio subradiale, con marezzatura stretta e ascendente da sinistra verso destra. Le fasce sono in un solo pezzo di Acero simile a quello del fondo. Vi è un solo zocchetto, all'unione col manico, mentre non è presente quello inferiore. Il manico è di Acero non marezzato, in un solo pezzo con il cavigliere, ricurvo, che termina con uno scudo quadrato di avorio. La vernice è piuttosto morbida e presenta, su tutta la superficie, una "craquelure" a tessitura larga
- OGGETTO chitarra a pianoforte
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MATERIA E TECNICA
avorio/ tornitura
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ATTRIBUZIONI
Dodds Thomas (notizie Dal 1785/ 1799): costruttore
Claus Christian (notizie 1783-1799)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria dell'Accademia
- LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Niccolò di Cafaggio (ex)
- INDIRIZZO Via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La chitarra è registrata nell'Inventario di Palazzo Pitti a partire dal 1819 come "viola" ed elencata tra gli strumenti ad arco. L'inventario del 1861 attesta la successiva consegna al Regio Istituto Musicale. L'idea di applicare alla chitarra un meccansmo dotato di tasti che azionavano dei martelletti contenuti all'interno della cassa armonica dello strumento, fu brevettata da Christian Claus a Londra nel 1783 al fine di preservare la morbidezza dei polpastrelli delle fanciulle. Si trattava in realtà di un miglioramento di una simile invenzione registrata a nome Smith nella quale però i martelletti erano collocati esternamente alla cassa e colpivano le corde da sopra. Il nome di "piano forte guitar" fu introdotto dai rivenditori londinesi Longman e Broderip, per gli strumenti di Claus, nel 1787. Uno strumento simile a questo e del medesimo costruttore è custodito al Victoria and Albert Museum di Londra. Si tratta del modello prodotto a Londra, prima del trasferimento di Claus a New York, e differisce soprattutto nell'aspetto estetico, meno ricercato, mentre non presenta alcuna differenza rilevante per quanto riguarda il meccanismo e la costruzione, salvo la scelta del legno di Conifera per tutte le parti della cassa. Il museo londinese conserva anche un esemplare del precedente modello costruito da Smith. Il meccanismo per l'accordatura, invece, fu ideato dal londinese John N. Preston negli anni Sessanta del Settecento, ed è molto diffuso su strumenti di questa tipologia, con corde metalliche e diapason corto
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900348834
- NUMERO D'INVENTARIO n.76
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2001
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2010
- ISCRIZIONI nocetta - DODDS / & / CLAUS / N. YORK - a impressione - inglese
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0