scene di battaglia, motivi decorativi a tondi con animali

dipinto,

Dipinto murale raffigurante fregio nella parte alta delle pareti

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Pistoiese
  • LOCALIZZAZIONE Pistoia (PT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I frammenti del ciclo di affreschi qui preso in esame si trovano sulle pareti ovest e sud del vasto ambiente di rappresentanza al primo piano del palazzo dei Vescovi, attualmente detto sala sinodale (dal sinodo che vi sisvolse all'epoca del vescovo Scipione de'Ricci), al quale si accedeva in origine dalla monumentale scala esterna del palazzo. L'affresco sviluppatoin altezza per non più di un metro costituiva una sorta di fregio nella parte alta delle pareti: sulla parete ovest e su parte di quella sud presentava figurazioni di carattere squisitamente decorativo e allegorico, in particolare, come si può arguire dai pochi resti, animali reali o fantasticientro "orbicula". Sulla parete sud si snodava una cruenta battaglia. Il soggetto rappresentato, come le possibilità di datazione hanno impegnato glistudiosi, i quali, vuoi per l'esiguità dei resti che per la difficoltà diavere confronti stilistici hanno potuto formulare solo ipotesi. Per quanto riguarda il soggetto tutti sono d'accordo nel ritenere che può trattarsisia di una figurazione tratta dall'epica medievale delle chansons de geste che della rappresentazione di un episodio guerresco con un preciso riferimento a fatti storici reali. Sembra propendere per la prima soluzione Rauty, che per primo si è occupato degli affreschi: per quanto riguarda le caratteristiche iconografiche egli fa un opportuno confronto con miniature econ la Tapisserie de Bayeux della fine dell'XI secolo, che illustra le gesta di Guglielmo il Conquistatore. In questo caso, date anche le caratteristiche tecniche piuttosto arcaiche, non sarebbe peregrina l'ipotesi di unadatazione sulla fine del XII secolo, subito dopo i restauri condotti nelpalazzo dal vescovo Rinaldo (1175-1186). Avvalorano piuttosto l'ipotesi storica franco Cardini enl 1980 e soprattutto Lucia Gai, nel suo circostanziatissimo articolo del 1995. le loro argomentazioni si fondano sull'analisidella tipologia delle armi, armature, finimenti e dei contenuti araldicie soprattutto sul particolare della figura decapitata con la corona imperiale in testa, allusivo ad una disfatta imperiale. Naturalemnete tali contenuti potevano essere così apertamente espressi in un ambiente di rappresentanza solo in una fase profondamente antimperiale del governo di Pistoia.Se le fogge delle armature sono tipiche del perioodo tra XII e XIII secolo, la contestualizzazione araldica e la congiuntura storica ci portano benall'interno della seconda metà del XIII secolo, quando con la decapitazione dell'imperatore nel 1268 si impose il regime guelfo controllato dal papato. Secondo la Gai quindi potrebbe essere probabile una committenza del ciclo da parte del vescovo Guidaloste Vergiolesi, filoguelfo, che guidò la chiesa di Pistoia tra il 1252 e il 1283
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900348108
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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