secchiello per l'acqua benedetta, serie di Codacci Giuseppe (bottega) (sec. XIX)

secchiello per l'acqua benedetta 1847 - 1847
Codacci Giuseppe (bottega)
1799/ notizie 1825-1841

Secchiello impostato su piede a sezione circolare con gradino liscio e cornice bombata; collo slanciato; corpo bombato con modanature, gola e attacchi sulla tesa; manico semicircolare centrato da un parallelepipedo recante iscrizione, con rocchetto e anello passante. La superficie è liscia e specchiante, ornata da baccellature in leggero rilievo su fondo granito nella cornice del piede e nella parte inferiore del corpo. Il manico è impreziosito da un motivo a doppia foglia nervata

  • OGGETTO secchiello per l'acqua benedetta
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ cesellatura/ granitura/ incisione
  • ATTRIBUZIONI Codacci Giuseppe (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I secchielli, conservati rispettivamente in Guardaroba e nella Sacrestia Vecchia (quest'ultimo corrispondente forse alla "secchiolina d'argento segnata L.E." inventariata nella bozza d'inventario del 1979 con erronea trascrizione dell'iscrizione), furono commissionati, secondo quanto attesta la sigla "D.E" incisa sugli arredi, dalla Deputazione Ecclesiatica, organismo un tempo preposto alla gestione delle spese interne per il culto metropolitano. La data incisa sul secchiello riposto in sacrestia, corrispondente al 1847, può con buona probabilità indicare quella di esecuzione degli oggetti, trovando conferma nei confronti stilistici con arredi coevi. Non è possibile purtroppo interpretare le iniziali "R.A". che accompagnano la data e che comunque, essendo graffite in caratteri moderni, sembrano aggiunte solo posteriormente, forse da un guardarobiere. La realizzazione del secchiello è attribuibile alla bottega fiorentina Codacci, il cui punzone, benchè parzialmente illeggibile, è visibile sul secchiello conservato in Guardaroba. La bottega, una delle principali della città, autrice anche di numerosi arredi per il complesso metropolitano, nel 1847 risultava guidata da Giuseppe Codacci (figlio maggiore di Angelo), a cui si affiancava il fratello Filippo. La pratica di utilizzare un unico contrassegno da parte di vari membri della stessa famiglia di argentieri e la mancanza di ulteriori documenti non consentono tuttavia di specificare a quale di queste figure vada ricondotta l'esecuzione dei secchielli. Dal punto di vista stilistico i secchielli, caratterizzati da strutture rigorose e da ornati classici e ripetitivi presentano elementi tipologici e decorativi affermati in tutta la prima metà dell'Ottocento. La caratteristica del dado in argento con le iniziali della Deputazione Ecclesiastica si ritrova in altri oggetti liturgici commissionati dallo stesso organismo per la Metropolitana. Da notare che recentemente, ma in epoca non precisabile, nei due secchielli è stato sostituito il paiolo e rifatto il fondo; quello conservato in guardaroba è stato anche riargentato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900348011
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI zona centrale del manico - D(EPUTAZIONE ) E(CCLESIASTICA) - corsivo - A GRAFFITO -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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