vassoio di Guadagni Giovanni (bottega) (sec. XIX)

vassoio, ante 1824 - post 1832

Vassoio ovale. Fondo liscio, recante iscrizione incisa e al centro stemma . Tesa appena rialzata liscia rifinita da orlo applicato ornato da fregio continuo a palmette inscritte entro arco carenato su fondo rigato orizzontalmente. Sotto il fondo una profonda cipollatura relativa al saggio dell'argento

  • OGGETTO vassoio
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ godronatura/ incisione/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Guadagni Giovanni (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il vassoio in vermeil fu eseguito in una bottega fiorentina fra il primo giugno 1824 e il 30 settembre 1832, come rivela il marchio imposto dalla Zecca Lorenese, il globo liscio caricato da tre gigli e numero tre in campo rettangolare, impresso sulla tesa dell'arredo, nel fregio. Proprio il fregio, di ispirazione classica e probabilmente ispirato alle soluzioni decorative dell'orafo parigino Biennais - ben conosciute a Firenze attraverso gli argenti a lui commissionati da Elisa Baciocchi - si trova riprodottto in molti arredi in stile neoclassico realizzati in botteghe fiorentine nella prima metà del XIX secolo, come il vassoio - pressochè identico a questo - fatto dai Guadagni del 1822 per l'Arciconfraternita della Misericordia di Firenze e la pisside realizzata nel 1844 dalla bottega Codacci per la chiesa di San Martino ad Artigiano. Il vassoio, con le ampolline di cristallo "vestite d'argento" che lo accompagnavano formando un servito da messa, fu legato al Capitolo fiorentino dal canonico Stefano Scarpettini (il cui stemma gentilizio campeggia al centro del vassoio) con testamento del 23 gennaio 1855 rogato dal notaio Domenico Biagi. L'adunanza capitolare del 31 gennaio successivo fece menzione del dono e decise di conservarlo in duomo insieme ad un piattino d'argento legato ugualmente al capitolo dal canonico Francesco Guarducci e a una bugia parimenti d'argento. Il canonico Stefano Scarpettini, figlio di Angelo Scarpettini, fu sacerdote e canonico della collegiata di Castelfiorentino; divenne canonico della metropolitana fiorentina nel 1829 e Lettore nel Seminario fiorentino. Morì il 2 gennaio 1855
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900348001
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI al centro del vassoio, intorno allo stemma - DEL REV (ERENDISSIMO) CAPITOLO FIORENTINO - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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