pisside di Ceccherelli (sec. XX)

pisside,
Ceccherelli (notizie Fine Sec. Xix-inizio Sec. Xx)
notizie fine sec. XIX-inizio sec. XX

Il piede è impostato su un alto gradino liscio seguito da cornici modanate digradanti. Il nodo principale del fusto è a pera strozzata e diviso orizzontalmente in due zone: quella inferiore ornata e quella superiore liscia. Il sottocoppa a calotta è percorso da filettature tornite, sostiene un'ampia coppa chiusa da coperchio a pressione, cupoliforme, decorato con fregi acantacei. All'apice della cupola globo e crocetta apicale

  • OGGETTO pisside
  • MATERIA E TECNICA argento/ stampaggio/ cesellatura/ bulinatura/ incisione/ fusione/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Ceccherelli (notizie Fine Sec. Xix-inizio Sec. Xx)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La grande pisside fu commissionata dal clero della Cattedrale alla bottega fiorentina Ceccherelli quando, nel 1924, fu presa la decisione di disfarsi del gran numero di "ex voto" in metallo prezioso che affollavano la cappella dell'Immacolata Concezione. L'argento del vaso sacro proviene, come recita l'iscrizione, dalle offerte dei fedeli e dalla fusione di quegli antichi voti. Probabilmente il vaso era riposto nel tabernacolo ora spostato nella cappella di San Giuseppe. La pisside, che richiama nella struttura suppellettili liturgiche settecentesche (nodo a pera strozzata) e ottocentesche (alto gradino del piede, alternanza zone lucidate a specchio e fregi vegetali opacizzati da profonde incisioni e dal fondo granito) con un risultato eclettico tipico degli ultimi anni dell'ottocento, è un oggetto di discreta fattura, realizzato con moderne tecniche a stampo corrette però con un laborioso intervento di cesello. Studi recenti ci informano che la bottega Ceccherelli, documentata alla fine dell'Ottocento insieme a quella Accarisi, Masetti-Fedi, Gherardi, Grazzini, fece fronte con una produzione accurata ed elegante, ispirata ai secoli precedenti, alle richieste di una clientela sempre più internazionale. Due Ceccherelli, Pasquale e Pietro, sono ricordati nel 1841 rispettivamente come orefice garzone e argentiere garzone nello "Stato delle Anime" delle parrocchie fiorentine di San Jacopo tra' Fossi, San Lorenzo, Santa Lucia dei Magnoli (ASF, Stato civile toscano 12112-12116, Comunità di Firenze)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900347975
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • ISCRIZIONI sul gradino del piede - DEIPARAE IMMAG(O) EX OBLATIONIB(US) ET "EX VOTIS" FIDEL (...) CONFL(...) A(NNO) D(OMINI) MCMXXIV - Clero di S. Maria del Fiore - lettere capitali/ numeri romani - a incisione - latino
  • STEMMI sul gradino del piede - garanzia - Marchio - Regno d'Italia - 800 (in campo ovale)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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