timpano a macchina, ca 1837 - ca 1837

Il timpano è munito di un meccanismo per l'accordatura ed è composto da una caldaia di rame battuto a mano, fissata a un treppiede per mezzo di chiodi ribattuti. Nella parte inferiore di ciascuna caldaia è praticato un foro. Le pelli sono tese su un controcerchio cui è sovrapposto un cerchio di ferro collegato a sei tiranti a sezione circolare, dipinti, gli e gli altri, con porporina. La tensione è regolata da un meccanismo comandato da una manovella posta all'altezza della pelle, la quale muove una bacchetta parallela al lato interno di una delle gambe del treppiede, entrando quindi nella parete superiore di una cassetta con forma triangolare, situata al di sotto della caldaia. All'interno dela cassetta si trova il meccanismo composto da un pignone cilindrico di ferro fissato all'estremità della bacchetta, il quale muove un ingranaggio troncoconico di ottone al cui centro si trova un foro che alloggia un perno verticale a vite. Alla sommità di questo è fissata una placca esalobata cui sono collegati i sei tiranti del cerchio. Il movimento del perno a vite governa in tal modo il sollevamento e l'abbassamento della placca, consentendo di diminuire o aumentare la tensione dei tiranti e, quindi, della pelle

  • OGGETTO timpano a macchina
  • MATERIA E TECNICA PELLE
  • ATTRIBUZIONI Einbigler Johann Caspar Josef (attribuito): costruttore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria dell'Accademia
  • LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Niccolò di Cafaggio (ex)
  • INDIRIZZO Via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Un ordine di pagamento dell'amministrazione granducale datato 9 Settembre 1837 informa dell'acquisto di una coppia di timpani, posti poi alla consegna del Guardaroba. Nel 1861 è annotata nell'inventario di Palazzo Pitti la consegna al Regio Istituto Musicale. Questa coppia di timpani rappresenta con ogni probabilità la coppia più antica, tra quelle conosciute in Italia, ad essere dotata di meccanica. Si tratta di un sistema a vite centrale che, con numerose varianti, ha trovato in seguito larga applicazione. Tuttavia, la data accertata di questo esemplare (1837 ca.), la presenza di un'asta montante per il comando a manovella, le modalità di funzionamento del meccanismo, suggeriscono tutte la sua identificazione con il modello inventato a Francoforte da Johann C. J. Einbigler, encomiato nel 1836 da alcuni rinomati compositori tedeschi tra cui Felix Mendelssohn - Bartholdy. In tal caso si tratta dunque del'unico esemplare conosciuto di questo importante modello
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900347912
  • NUMERO D'INVENTARIO n. 209
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria dell'Accademia di Firenze
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2010
  • ISCRIZIONI su cartellino incollato al tamburo - 169 - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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