Il Santo Spirito. chiesa di S. Spirito a Firenze

dipinto,

Architetture: Firenze: chiesa di S. Spirito

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Rosai Ottone (1895/ 1957): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Alberto Della Ragione e Collezioni del Novecento
  • LOCALIZZAZIONE Palazzina di Belvedere
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le parole dell'artista stesso testimoniano le motivazioni che determinarono la creazione di questa nota serie di opere, raffiguranti alcune delle più illustri architetture fiorentine, oltre a una veduta d'insieme della città: "E' un omaggio e lo scioglimento di un voto d'amore (...) Non c'è angolo di strada, profilo di torre, perimetro di piazza a Firenze, non loggia, chiesa o palazzo di cui non abbia al tempo dei miei vent'anni indagato forma e colore (...)" (Ottone Rosai, 1995, p. 332). La serie comprende cinque dipinti su tela di grandi dimensioni (cm. 120 x 200) e quattro su tavola di dimensioni minori che costituiscono i bozzetti relativi alle opere finali. La serie donata al Comune non è tuttavia completa, poichè restano fuori due opere: la stesura finale del Santo Spirito (ora in una raccolta privata di Firenze) (vedi Ottone Rosai, 1995, p. 332) e un secondo bozzetto con S.Maria del Fiore (attualmente nella collezione privata C. De Stefani e Vittorio Veneto) (vedi Ottone Rosai, 1995, p. 332). Inoltre di tutte le opere esistono i disegni preparatori (Santini P.C., 1960. pp. 219-220). Come le altre opere pervenute al Comune attraverso la Donazione Eredi Rosai, questa serie ha avuto varie vicissitudini prima di trovare l'attuale collocazione. Già la delibera del 9 aprile 1963, accettante la donazione, ne prevedeva la collocazione al primo piano del Convento delle Oblate, dove si trovava anche il Museo Storico Topografico Firenze com'era. Qui il 16 aprile 1963 fu inaugurata la Mostra permanente Ottone Rosai. Probabilmente nel 1979 la Donazione Rosai fu spostata al piano terreno nei locali del Museo Firenze com'era, per lasciare liberi i locali al primo piano in vista del trasferimento dell'Ufficio Belle Arti dalla sede di Palazzo Vecchio; trasferimento resosi necessario in concomitanza delle mostre sui Medici inauguratesi nel Marzo 1980, svoltesi anche negli spazi di Palazzo Vecchio. Grazie al verbale di ritiro della Donazione Rosai, si conosce invece l'anno esatto, il 1989, in cui le opere furono portate al deposito di Palazzo Vecchio. Vi rimasero fino al 1995, quando furono spostate nell'attuale collocazione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900346018-6
  • NUMERO D'INVENTARIO RAC-ROS 2002-6/RCN
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • ISCRIZIONI in basso a destra - O.(ttone) Rosai -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

FA PARTE DI - BENI COMPONENTI

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Rosai Ottone (1895/ 1957)

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'