albergo Hotel di Parma
disegno architettonico
1900 - 1924
Guerrera Alessandro (1901/ 1979)
1901/ 1979
Carta burro
- OGGETTO disegno architettonico
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MATERIA E TECNICA
carta/ matita nera
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ATTRIBUZIONI
Guerrera Alessandro (1901/ 1979): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La serie, composta da soli sei schizzi, si riferisce ad un progetto per un grande albergo, identificato come "Hotel di Parma" dall'iscrizione che compare sulla sommità di alcuni dei prospetti. L'assenza sui fogli di qualsiasi altro riferimento al luogo o al committente del progetto non permette di collocare in modo più preciso questi disegni, nè consente di capire se si tratti di un lavoro effettuato su incarico oppure di uno studio ipotetico o di una semplice esercitazione; l'impianto funzionale dell'edificio sembrerebbe in ogni caso suggerire che i disegni riguardano un albergo per una località turistica, probabilmente marina o termale. Nella pianta inv. n. 92, dove sono annotate le destinazioni d'uso dei locali al piano terreno, compaiono infatti ambienti destinati alla lettura, alla conversazione, e a ricevimenti e conferenze, mentre un ristorante è sistemato entro una spaziosa esedra che si affaccia sul parco retrostante; soprattutto, la pianta è strutturata attorno ad un grande giardino d'inverno, a pianta circolare, che costituisce il cuore di questa serie di sale di soggiorno, e che è affiancato da un bar e da altri servizi (posta, cambio, rivendite di giornali, tabacchi, fiori), secondo uno schema tipico delle strutture alberghiere sorte nella prima metà del secolo nelle località di villeggiatua. L'intitolazione dell'albergo potrebbe far ritenere possibile un eventuale collocazione dell'edificio a Salsomaggiore; non risulta comunque che l'albergo vi sia stato mai costruito. La serie, oltre allo schizzo del piano terreno, contiene cinque diverse versioni del prospetto d'ingresso, nessuna delle quali, per altro, perfettamente corrispondente con la disposizione delle aperture mostrata nella pianta. Evidentemente si tratta di una primissima elaborazione del progetto nella quale si fissano la disposizione generale dei locali e l'aspetto esteriore della costruzione. Tra le versioni della facciata, solo una (inv. n. 93) è eseguita con una accuratezza maggiore di quella riservata ad un semplice schizzo; questo disegno, al quale l'uso del chiaroscuro e delle ombre conferisce un senso di realismo piuttosto accentuato, rappresenta probabilmente lo stadio finale dell'evoluzione di un idea che viene elaborata nei fogli inv. nn. 94, 95 e 96. Da notare che il tema delle due torrette coperte da tetti a padiglione, comparso nel foglio inv. n. 93, richiama vagamente il prospetto d'ingresso delle Terme Bersieri di Salsomaggiore, ostruite tra il 1913 e il 1923. Ma molto più significativa è la genesi di questo tema così come appare nei fogli precedenti, nei quali al posto dei tetti compaiono, a copertura delle torrette, cupole emisferiche bucate da finestre semicircolari, del tutto simili a quelle impiegate da Raffaello Brizzi nel concorso per le terme di Montecatini del 1914 (si vedano i fogli inv. nn. 12-19, 22), e soprattutto a quelle che compaiono in una delle versioni del progetto per uno stabilimento termale non identificato contenuto nel fondo Brizzi (si vedano soprattutto i fogli inv. nn. 23, 26 e 27), attribuite ad Alessandro Guerrera e datato 1924, tanto da far ritenere che anche questa serie sia opera della stessa mano. Le similitudini lessicali e stilistiche tra i due progetti, entrambi molto dipendenti dal linguaggio di Brizzi, travalicano i semplici prestiti formali, pure numerosi: le stesse torrette con la copertura a padiglione ritornano anche in una seconda variante per lo stabilimento termale (inv. nn. 28, 21 e 25), mentre in entrambi i progetti è evidente la preferenza accordata alle aperture tripartite in generale e alle serliane in particolare, oppure alle porte ad edicola inquadrate da un arco. A questo si aggiunge un identità stilistica tra i due progetti anche nei riguardi del segno, sempre molto marcato e pastoso, e nell'uso del chiaroscuro, che viene utilizzato soprattutto per dare l'effetto del riflesso del cielo sui vetri delle aperture. Le notevoli affinità formali tra le due serie di disegni, e insieme il possibile comune ambito termale, potrebbero addirittura portare a credere che entrambi si riferiscano alla stessa località ed alla stessa occasione; in ogni caso sembra in dubbio che tutti gli schizzi siano temporalmente molto vicini tra loro
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900344217-0
- NUMERO D'INVENTARIO Inventario disegni 92-97
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1998
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0