Casa della Fata
installazione ambientale,
Zanuso Marco (1916/2001)
1916/2001
Piccoli Augusto (1927/ 1981)
1927/ 1981
La casa è una costruzione a forma di parallelepipedo bianco. Gli spigoli e il tetto sono ricoperti da fondi di bottiglie verdi
- OGGETTO installazione ambientale
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MATERIA E TECNICA
mattoni, intonaco, vetro
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ATTRIBUZIONI
Zanuso Marco (1916/2001)
Piccoli Augusto (1927/ 1981)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Parco di Pinocchio
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Collocata a metà del percorso del Paese dei Balocchi la "Casa della fata" venne ideata nel 1958 da Marco Zanuso, in seguito alla proposta di ampliamento del Parco con la creazione del Paese dei Balocchi in collaborazione con lo scultore Pietro Consagra. Dai progetti e dai plastici iniziali, datati al 15 novembre 1965, si deduce che l'idea originaria di Zanuso dovette essere una piccola struttura di carattere modernista, con un'ampia pensilina rettangolare sostenuta da pilastri liberi a base circolare. In seguito al coinvolgimento dell'architetto paesaggista Pietro Porcinai il progetto assunse una dimensione più vernacolare e - anche in virtù di una serie di tagli al budget del progetto - le scelte architettonicamente più all'avanguardia di Zanuso lasciarono il posto a un piccolo parallelepipedo di mattoni intonacati, decorato dall'artista Augusto "Bobo" Piccoli con fondi di bottiglia, in accordo con quanto fatto per la "Balena". Alcuni documenti conservati all'interno dell'archivio della Fondazione Carlo Collodi confermano che la "Casa della fata" fu una delle ultime strutture del parco a essere realizzate: all'altezza del 31 dicembre 1966 l'edificio, previsto per il secondo lotto di lavori (per un costo complessivo di quaranta milioni di lire) era stato realizzato come struttura prefabbricata ma non ancora collocato nella sede definitiva. Una rampa sospesa permette al visitatore di affacciarsi a una piccola finestra collocata nella parte superiore della struttura, dalla quale è possibile vedere l'interno della "Casa della fata". La vista che gli si offre, grazie a un complesso sistema di specchi, è un'immagine caleidoscopica tinta dalla luce verde che filtra attraverso i fondi di bottiglia, nella quale si moltiplica un teatrino di piccoli oggetti ivi abbandonati (un fiocco di pizzo, un piccolo tavolino, piatti ricolmi di conchiglie e bottiglie piene di pietre colorate)
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900343598
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 2024
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0