crocifissione di Cristo

dipinto,

Figure: angeli; figure maschili; soldati. Animali: cavalli. Armi: lance; spade. Oggetti: vessilli. Abbigliamento: all'antica; calzari; copricapi. Pianeti: sole; luna

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Bazzi Giovanni Antonio Detto Sodoma (maniera)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Gaudenzio Ferrari
  • LOCALIZZAZIONE Montaione (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Sacro Monte di San Vivaldo doveva essere completato, almeno nella sua disposizione voluta ed ideata dai francescani frà Tommaso da Firenze e Cherubino Conzi, profondi conoscitori dei Luoghi Santi di Palestina, quando nel 1516 papa Leone X emana un breve in cui concede l'indulgenza ai visitatori delle cappelle. Il breve papale cita trentaquattro "loci" già scesi a ventotto nel 1685 quando padre Stradella redige la cronistoria del convento. Consistenza ridotta oggi a ventuno "loci" conservati e, d'altra parte, non tutti riferibili al progetto originario. La Crocifissione è uno dei "loci" leonini tuttora visibile. In questa scena le figure apparentemente disordinate e scaglionate su piani successivi/ come la mancanza di ambientazione e le alte croci indicano un'impostazione quattrocentesca. La rappresentazione, valutata nel suo insieme, dalla apertura del pavimento attraverso la quale si intravede il sottostante gruppo delle Pie donne, alla fessura visibile dall'esterno, definisce una specifica conoscenza della comunicazione religiosa e suggerisce una prospettiva dal basso in grado di drammatizzare maggiormente la dolorosa vicenda del Cristo. La Crocifissione, differenziandosi dalle altre scene scultoree ispirate a modelli toscani, mostra affinità tematiche e cronologiche con raffigurazioni di analogo soggetto eseguite nell'Italia settentrionale. Secondo la Ferri Piccaluga non sarebbero pochi gli elementi stilistici ed espressivi riferibili all'opera e alla personalità del Sodoma, impegnato in quegli anni nel senese, che, con maestria, avrebbe rielaborato la sua matrice culturale radicata tra Piemonte e Lombardia con le influenze peruginesche. Litta Medri ipotizza la presenza di Gaudenzio Ferrari che nei suoi frequenti spostamenti a Roma, passando per il senese, potrebbe essersi fermato nel bosco sanvivaldino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900337188
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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