lastra tombale - ambito toscano (sec. XX)

lastra tombale, post 1970/11/26 - ante 1971

Lastra di piccole dimensioni che presenta, scolpiti a rilievo, alcuni elementi decorativi: nella parte posteriore una corona da nobile, al centro una croce a terminazioni allargate e più in basso un festone di elementi vegetali

  • OGGETTO lastra tombale
  • MATERIA E TECNICA marmo venato/ scultura
  • MISURE Profondità: 111
    Altezza: 7
    Larghezza: 70
  • AMBITO CULTURALE Ambito Toscano
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il sepolcro commemora le spoglie di alcuni membri della famiglia Giannuzzi Savelli, un nucleo proveniente da Napoli che nel 1923 otteneva l'arme, ancor'oggi ben visibile sulla fronte del cippo, tramite il suo capostipite Alfredo di Luigi. Dai repertori araldici in cui la famiglia è menzionata (sebbene il suo stemma non sia ancora descritto) si deudce che i familiari sepolti agli Allori erano strettamente imparentati con il capostipite, poiché dai documenti conservati presso l'archivio cimiteriale sappiamo che Elena, Vittorio e Riccardo, colonnello dell'esercito, erano figli di Luigi Giannuzzi Savelli e di Amalia Brunetti e dunque fratelli di Alfredo (cfr. V.Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano 1930, vol. III, p. 439). Circa il monumento qui presente si può ipotizzare che il terreno, utilizzato come sorta di sepolcro famliare privo di cappella funeraria, sia stato acquisito dalla famiglia dopo la morte di Amalia Brunetti e del figlio Riccardo, scomparsi nel 1926. Solo nel marzo del 1928 le due salme venivano tumulate nel Cimitero degli Allori, come si ricava dai mandati mortuali conservati nell'archivio cimiteriale. È molto probabile dunque che la famiglia stessa commissionasse il monumento da sistemare al centro. Si tratta di un cippo di cui esistono numerosi esemplari affini custoditi anche nel Cimitero degli Inglesi. Quasi tutti riferibili ad epoche precedenti, da datarsi entro la fine dell'Ottocento, i monumenti di questo tipo sono stati elaborati in gran parte dalla bottega di Giuseppe Bondi. Sebbene più tardo (risale infatti al terzo decennio del Novecento) esso presenta un recupero di moduli goticheggianti e un richiamo alla suppellettile religiosa come le croci d'altare
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso non cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900306223-2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • ISCRIZIONI sulla lastra - N(OBIL) H(OMO) COL(ONELLO) VITTOR[I]O / GIANNUZZI SAVELLI / N(ATO) 1 MAGGIO 1880 / M(ORTO) 26 NOVEMBRE 1970 / R(IPOSA) I(N) P(ACE) - lettere capitali/ numeri arabi - a rilievo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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