decorazione plastico-architettonica di Corinti Corinto, Manifattura Ricceri V (sec. XX)

decorazione plastico-architettonica, 1901 - 1905

Cappella a pianta quadrata con cupola emisferica impostata su quattro lunette. Queste poggiano su una trabeazione modanata e decorata con un giro di rosette stilizzate. Le lunette presentano al centro un rosone chiuso con una croce ed hanno una incorniciatura costituita da modanature e da una fascia di ovoli e dardi. Il bordo esterno è decorato da un giro di boccioli stilizzati e da antefisse. Il tamburo della cupola è decorato con lo stesso motivo decorativo della trabeazione. La cupola è realizzata con lastre di cotto sagomate a forma di scaglie di pigna

  • OGGETTO decorazione plastico-architettonica
  • ATTRIBUZIONI Corinti Corinto (1843/ 1930): ideatore
    Manifattura Ricceri V (notizie Prima Metà Sec. Xix): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Cimitero di S. Lucia al Galluzzo
  • INDIRIZZO via del Podestà, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La cappella fu fatta costruire da Margaret Tod per onorare la memoria del marito Ulisse Cantagalli, morto nel 1901. Questi per anni era stato a capo della manifattura ceramica chiamata "Figli di Giuseppe Cantagalli" elevandola ad un livello di produzione artistica che la fece divenire una delle più importanti ditte nel settore non solo in ambito fiorentino, ma anche italiano. I recenti studi di Giovanni Gentilini (in "Eclettismo a Firenze") e Giovanni Conti hanno messo in luce in modo particolareggiato le vicende costruttive che hanno portato all'erezione della cappella. I documenti rintracciati hanno permesso di stabilire che tramite Romeo Pazzini, direttore della fabbrica Cantagalli, la vedova si rivolse nel 1901 all'architetto Corinto Corinti che produsse due modelli. Per problemi burocratici, però, la costruzione iniziò solo nel 1903 e si concluse nel 1905 con la copertura della cupola (nel 1906 venne definitivamente compiuta con la sistemazione della pavimentazione interna). Come spiega il Gentilini la muratura fu realizzata dall'impresa Giuseppe Ricci, la pietra fu scolpita da uno dei fratelli Toti di Montebuoni (Giovacchino o Pietro), i mattoni furono acquistati a Le Sieci e quelli sagomati furono realizzati dalle fornaci Ricceri dell'Impruneta su modello del Pazzini e del Tarchi e disegni del Corinti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900304998
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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