Piccola Passione. storie dell'antico e nuovo testamento

stampa stampa di invenzione, 1510 - 1899

Soggetti sacri

  • OGGETTO stampa stampa di invenzione
  • ATTRIBUZIONI Durer Albrecht (1471/ 1528): inventore
  • LOCALIZZAZIONE Pescia (PT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dürer realizzò in tempi diversi tre serie di incisioni dedicate alla Passione. La prima a cui si dedicò fu la cosidetta Grande Passione composta di dodici xilografie, iniziata nel 1497, ma pubblicata solo nel 1511. Tra il 1507 e il 1513 l'artista incise la Passione costituita da sedici stampe a bulino. Contemporaneamente a questa tra il 1509 e il 1511 eseguì le trentasette xilografie della Piccola Passione di cui a Pescia, prima del furto avvenuto tra il 1982 e il 1983, si conservavano ventinove esemplari. Questa serie risulta molto più ampia numericamente rispetto alle altre perchè include non solo le scene relative alla Passione vera e propria, ma anche altri soggetti come la Caduta dell'uomo, la Cacciata dal Paradiso,l' Annunciazione, la Natività, il Noli me tangere, la Cena in Emmaus, l'Ascensione, la Pentecoste e il Giudizio finale, etc. Queste scene vennero inserite da Dürer per dare alla Passione un significato piü ampio e universale e per rappresentare tutto il percorso dell'uomo dalla caduta alla redenzione. Rispetto alle incisioni delle altre due serie quelle della Piccola Passione risultano meno complesse compositivamente (dato il piccolo formato), ma più dirette ed immediate perchè mettono in maggiore evidenza l'aspetto narrativo ed umano degli ultimi giorni di vita di Cristo. Queste xilografie furono pubblicate in forma di libro nel 1511 e presentavano sul retro il testo di Benedict Schwalbe (detto anche Benedictus Chelidoreius). Queste xilografie ebbero un immediato successo tanto che subito il Raimondi provvide a farne stampare delle copie molto fedeli. Dopo l'incisore italiano anche a Bruxelles nel 1587 l'editore Johann Mommard fece eseguire altre copie tanto perfette da essere spesso scambiate per quelle di Dürer. Nel corso del XVI secolo con le matrici originali (oggi conservate al British Museum di Londra) vennero fatte altre edizioni, individuabili per le diverse filigrane dei fogli. Nel 1612 a Venezia venne stampata presso Daniele Bisuccio una edizione col testo italiano di Maurizio Moro apposto sul retro del foglio. Questa edizione si caratterizza, oltre che per il testo, per una qualità più scadente dell'immagine, per una carta più ruvida e per la presenza sulle matrici di danni causati dall'usura e di lacune dovute a tarli. Nell'Ottocento vennero realizzate altre edizioni e riproduzioni. Esse sono riconoscibili per un sensibile aumento dei danni e di mancanze provocate dagli insetti xilofagi. L'analisi delle incisioni di Pescia è stata condotta solo sulle fotografie scattate prima del furto. Per la mancata visione diretta delle stampe non è stato possibile appurare la presenza del testo sul retro, la filigrana e il tipo di carta: tutti elementi indispensabili per stabilire l'appartenenza delle singole incisioni alle verie edizioni. Le indicazioni fornite al riguardo nelle schede figlie relative alle ventinove stampe di Pescia sono quindi interamente da verificare sull'originale. In base ai principali repertori consultati e all'esame delle fotografie si può ipoteticamente concludere che le stampe di Pescia non appartenevano ad un'unica edizione, ma comprendevano esemplari delle varie impressioni. Particolarmente interessante risulta essere la Cacciata dei progenitori dal Paradiso Terrestre perchè sembra essere una stampa di secondo stato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900304533-0
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2008
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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