stazioni della via crucis
dipinto,
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le quattordici stazioni della Via Crucis di San Felice a Ema sono state donate nel 1890 dalla baronessa Gabriella Heldevier al parroco Angelo Ciuffi. Non furono, però, realizzate in quell'occasione. Infatti sembrano da attribuirsi a un ignoto pittore attivo tra Seicento e Settecento. Le varie scene sono molto semplici e essenziali, ma il modo di costruire la composizione con figure di spalle spesso poste in primo piano per dare più profondità alla scena rivelano un impianto tipico della pittura barocca. L'autore ha cercato di dipingere delle rappresentazioni di grande chiarezza e di facile comprensione per tutti i fedeli; ha accentuato così la gestualità delle figure e gli effetti narrativi raggiungendo in alcune scene un'ingenuità popolaresca e devozionale che ne fa delle pitture quasi arcaizzanti e fuori dal tempo. Per questo è difficile poter dare una datazione precisa. La datazione proposta può essere confermata anche dall'abbigliamento di certe figure secondarie che ricorda la moda del XVII e del XVIII secolo e la tipologia della cornice, assai diffusa nella prima metà del Settecento. E` probabile che le stazioni della Via Crucis provengano da una cappella privata della donatrice
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900304223-0
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1993
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0