Madonna con Bambino in trono e donatori
polittico
Giovanni Del Biondo (notizie Dal 1356/ 1398)
notizie dal 1356/ 1398
Tavola cuspidata con intradosso ogivale. Pilastrini laterali. predella
- OGGETTO polittico
-
MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a tempera
-
ATTRIBUZIONI
Giovanni Del Biondo (notizie Dal 1356/ 1398)
-
ALTRE ATTRIBUZIONI
Lorenzo Di Niccolò
Scuola Di Giotto
Scuola Dei Gaddi
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo pannello costituisce lo scomparto centrale e quanto resta di un polittico che appariva ancora integro nel 1907, quando venne descritto dal Carocci. Negli anni successivi il dipinto fu privato dei pannelli laterali, raffiguranti i santi Michele, Lorenzo, Stefano e Caterina (d'Alessandria ?), e della predella, sulla quale erano raffigurati sei busti di santi entro tondi, alternati a quattro stemmi (il Carocci, invece, parla di "piccole storie"). Di queste componenti, di cui non resta documentazione fotografica, si e' perduta ogni traccia. Il pannello centrale, trafugato nel 1921 ed in seguito recuperato,fu restaurato nel 1933, in occasione della "Mostra del Tesoro di Firenze sacra". Il dipinto ha conosciuto diverse attribuzioni: il Biadi lo assegno' alla scuola di Giotto, il Carocci lo avvicino', in un primo momento a Lorenzo di Niccolo' e, successivamente, alla scuola dei Gaddi (1907). Il primo ad avanzare il nome di Giovanni del Biondo fu il Siren (1906), la cui proposta non e' stata, sostanzialmente, piu' messa in discussione. Quindi l'opera, in seguito alla presenza della data 1387, viene ad assumere il ruolo di una importante testimonianza della attivita' del pittore, posta cronologicamente tra la pala di San Pietro a Romena (AR), del 1386, ed il "Matrimonio mistico di Santa Caterina", già nella Collezione Lucas a S. Domenico di Fiesole, datata 1389. Negli ultimi anni della sua attività Giovanni del Biondo si avvicino' all'arte degli Orcagna, coi quali collaboro' anche in diverse occasioni. Il dipinto conservato a S. Felice a Ema, e probabilmente collocato in origine su uno degli altari della chiesa, come recita l'iscrizione, fu commissionato, presumibilmente nello stesso 1387 o poco prima, da Buonaccorso Compagni, che vi si fece raffigurare assieme agli altri componenti della sua famiglia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900302811-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1993
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI in basso - AVE DULCIS VIRGO MARIA SUCCHURRE NOBIS MATER PIA - caratteri gotici - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0