stele funeraria di Romanelli Raffaello (sec. XIX)
stele funeraria
Romanelli Raffaello (1856/ 1928)
1856/ 1928
Stele funeraria entro recinto a terra in pietra serena già con colonnine angolari poggiante su zoccolo a sezione rettangolare e su base liscia con sguscio nella parte superiore sormontato da un elemento di raccordo a sezione rettangolare con modanatura a toro aggettante e cornice a petali di fiori di loto che funge da base ulteriore alla stele, ornata a tre quarti da un medaglione ritratto della defunta circondato inferiormente da due rami di rose e gigli uniti da nastri. Coronamento a timpano con cornice ad ovuli nella parte inferiore e acroteri a palmetta su ogni lato, ornato sulla fronte da un globo con ali. Croce latina liscia apicale poggiante su una voluta a foglie d'acanto
- OGGETTO stele funeraria
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MATERIA E TECNICA
marmo bianco/ scultura/ incisione
pietra serena/ scultura
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ATTRIBUZIONI
Romanelli Raffaello (1856/ 1928): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento commemora Anna Stupan Gaudenzi e fu voluto da suo marito appartenente a una delle famiglie più attive all'interno della Chiesa Evangelica riformata fiorentina. Il medaglione ritratto della defunta fu realizzato da Raffaello Romanelli e rivela il suo stile iniziale molto influenzato dall'insegnamento del padre Pasquale, allievo del Bartolini e del Rivalta: uno stile veristico e naturalistico che Romanelli abbandonerà più tardi partecipando al clima Liberty. Tipologicamente il monumento si rifà a quello di Nicola Gaudenzi, padre di Anna, morto nel 1886 e sepolto agli Allori (quadrato G, fila IV, numero 24). Si tratta comunque di una tipologia di origine antica particolarmente utilizzata, con l'aggiunta del ritratto del defunto, nella scultura ottocentesca sia di ambito ecclesiastico (cfr. M.S. LILLI, Aspetti dell'arte neoclassica. Sculture nelle chiese romane 1780-1845, Roma 1991) che cimiteriale e soprattutto in quella di carattere più laico in quanto espressione della mentalità borghese in base alla quale l'individuo assumeva più importanza rispetto alla raffigurazione, realistica o simbolica, della morte. Di più fine fattura, la tomba è vicina stilisticamente e per impostazione a quella di Emilio Stunzi e Anna Stupan, probabilmente del 1891 (cfr. scheda n. 09/00300806): vi ricorrono la decorazione desunta dal repertorio classicheggiante, il motivo dei due rami di fiori intrecciati sotto il medaglione e che, nel caso di Anna Stupan Gaudenzi, esprimono la purezza e la femminilità della defunta (gigli e rose) e l'elemento simbolico che orna il frontone e che allude nella tomba Gaudenzi all'immortalità dell'anima (globo alato)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso non cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900300807-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1993
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI fronte della stele - DIVISI NELLA VITA / UNITI NELLA MORTE / + / QUI DORME NELLA / PACE DEL SIGNORE / ANNA STUPAN NÈ GAUDENZI NATA A FIRENZE LI8 AGOSTO 1868 / MORTA A PELAGO LI 8 AGOSTO 1891 / SPOSA AFFETTUOSISSIMA / FU RAPITA ALL'AMORE DEL DESOLATO MARITO / CHE ATTENDENDO IL CELESTE AMPLESSO / Q(UESTO) M(ARMO) P(OSE) - Gb. 14,19 - lettere capitali/ numeri arabi - a incisione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0