monumento funebre - a edicola di Gavazzi Pietro, Pucci S (sec. XIX)

monumento funebre a edicola,
Pucci S (notizie 1853)
notizie 1853

Il monumento si compone di uno zoccolo e di un basamento in marmo rosa a due ordini sul quale poggia un elemento di raccordo a tre specchiature, le due laterali decorate da foglie d'acanto aperte a fiore, quella centrale, sulla fronte, dal ritratto di profilo di un uomo e, sul retro, da una croce greca a rilievo. L'elemento di raccordo è sormontato da un'edicola cuspidata con specchiatura modanata tonda contenente sul davanti il busto-ritratto di profilo di una donna. L'interno dell'edicola presenta una decorazione reticolata di rosette poste in diagonale una a fianco all'altra, mentre gli stipiti e la tabula trapezoidale sono ornati da foglie d'acanto. Coronamento con fastigio gotico a pinnacoli al vertice e sui lati e con foglie d'acanto sugli spioventi che racchiudono un timpano modanato decorato su entrambi i lati da uno stemma a scudo

  • OGGETTO monumento funebre a edicola
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura
    marmo bardiglio/ scultura
    marmo bianco/ scultura/ incisione
  • ATTRIBUZIONI Gavazzi Pietro (1816/ 1852): esecutore
    Pucci S (notizie 1853)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tipologia della tomba, che ricorda le arche sul fianco destro di Santa Maria Novella, è una tipica creazione della scultura funeraria ottocentesca di ascendenza romantica derivante dal recupero di stilemi neogotici e primitivi operato intorno agli anni Trenta non solo nelle arti figurative. A Firenze il gusto neogotico, particolarmente diffuso per la presenza in città di artisti preraffaelliti (dagli anni Sessanta) e, fin dal 1816, del Rumhor e di artisti nazareni, investì la scultura cimiteriale nella quale si riscontrano strutture ogivali che convivono con motivi ornamentali e simbolici desunti dal repertorio cristiano (cfr. C. SISI, Il Cimitero romantico di Santa Croce, in Santa Croce nell'800, Firenze 1986, p. 130). Nella tomba Moratti, che racchiude le spoglie mortali di una donna inglese imparentata con un italiano e morta a 41 anni, è gotica la struttura architettonica che riprende, secondo il gusto che informa la contemporanea ideazione della facciata di Santa Croce (1853-63), le nicchie a edicola sul modello di quelle di Orsanmichele o delle chiese transalpine, mentre è ancora classico il repertorio decorativo basato prevalentemente sull'uso delle foglie d'acanto. L'ideazione e la messa in opera del monumento si deve allo scultore pistoiese Pietro Gavazzi, allievo del Bartolini e che lavorò anche come medaglista: lo dimostrano i medaglioni ritratto posti sul monumento, resi con una precisione da medaglia tardo gotica (alla Pisanello, insomma). Il Gavazzi morì tuttavia - come certifica l'iscrizione - prima del compimento della sua opera che fu terminata nel 1853 da un non meglio identificato S. Pucci che si dice amico del Gavazzi e si attribuisce solo gli ultimi ritocchi soprattutto di carattere decorativo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900300710-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • ISCRIZIONI tabula sulla fronte - ORE DELECTISSIMAE / FRANCISCUS DE MORATTIS / GRATO ANIMO POSUIT -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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