Madonna Addolorata

statua,

La Madonna raffigurata in piedi ed avvolta in un'ampia veste poggia su uno zoccolo di cartapesta a base rettangolare ed è posta all'interno di una nicchia ricavata nella parete con cornice in pietra serena e chiusa da una vetrina con infisso di legno e chiave

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA vetro strass
    cartapesta/ pittura
    LEGNO
  • ATTRIBUZIONI Guacci Luigi (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE Prato (PO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pezzo e` un esempio di discreta qualita` della produzione di statue devozionali tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del secolo successivo. Rispetto ai numerosi arredi settecenteschi di questo genere vi e` un recupero di forme pacate, monumentali e solenni, una ricerca di idealizzazione classica che rimanda al carattere accademico e purista di tanta pittura sacra dell'Ottocento; così il decoro neo-rinascimentale che orna il pesante manto della Vergine riconduce al gusto che si afferma dalla seconda meta` del sec.XIX. Sebbene a Firenze ed in Toscana vi fossero diverse botteghe specializzate in questo tipo di manufatti, fra cui quella di Francesco Collina attiva nella seconda metà dell'Ottocento (cfr. La Misericordia di Firenze, Firenze 1982, v. I, pp. 240-242), l'identità tipologica e stilistica che riscontriamo fra la nostra Madonna e la statua di Santa Lucia conservata nella Pieve di Santo Stefano a Campi Bisenzio, opera documentata del laboratorio leccese di Luigi Guacci databile al 1911 (cfr. A.Mazzanti, La Pieve di Santo Stefano a Campi, Firenze 1987, pp. 85, 94, 98, fig. 7), mi ha indotto ad ipotizzare una stessa paternita`. A conferma basti guardare il volto pateticamente atteggiato delle due figure dagli identici tratti fisionomici, la loro pienezza di forme e la tipologia del manto avvolgente e ricadente in larghe e pesanti pieghe, gli analoghi motivi ornamentali. La bottega del Guacci era del resto famosa per questa produzione sia in Italia che all'estero e non e` improbabile quindi trovarne testimonianza nella nostra chiesa, magari quale dono di qualche parrocchiano
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900300496
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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