reliquiario a teca - a urna - produzione toscana (primo quarto sec. XVIII)

reliquiario a teca a urna,

Su piedini a ricciolo poggia la cornice rettangolare a volute vegetali che sostiene una cornice "a mensola" aggettante sulla quale è poggiata la cassa: questa ha pareti in cristallo inquadrate da una doppia cornice, la prima a piccoli motivi vegetali, la seconda a volute vegetali. Il coperchio ha cornice "a mensola" aggettante e lati trapezoidali in cristallo. La decorazione prosegue sul coperchio con un fregio a volute vegetali e riccioli. Nella parte apicale un piccolo piedistallo sostiene due angioletti protesi verso l'alto

  • OGGETTO reliquiario a teca a urna
  • MATERIA E TECNICA CRISTALLO
    legno/ scultura/ intaglio/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Produzione Toscana
  • LOCALIZZAZIONE Signa (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella raccolta di delibere dell'Opera della Beata Giovanna, conservata presso l'Archivio storico del Comune di Signa, in data 1718 è riportata la deliberazione con cui fu deciso lo stanziamento di 25 scudi, "che sono lire centosettantacinque", per fare una nuova "cassa con i suoi cristalli e finimenti (...) per riporvi e conservarvi il corpo della detta Beata". Per la particolare collocazione dell'urna non è stato possibile averne una visione completa. È possibile che vi siano iscrizioni sul lato posteriore, sotto la base o sulle cornici laterali come a volte erano soliti fare gli autori di simili oggetti. La cassa sepolcrale fu resa necessaria perchè quando il corpo della Beata veniva portato in processione rischiava di subire danni, per l'eccessiva venerazione della folla che cercava di toccarlo per riceverne 'grazie'. In seguito fu presa la decisione di portare in processione soltanto le mani della Beata Giovanna e la visione del corpo fu addirittura limitata a soli personaggi importanti, religiosi e civili (come il Granduca Toscano, ad esempio). La cassa con il corpo fu protetta, nel suo altare (nella sua cappella a destra dell'altare maggiore), anche da una inferriata (vedere scheda n. 0900300274). La datazione è dal 20/08/1718 al 1725 circa perchè non è stato possibile ritrovare i documenti comprovanti consegna e pagamenti e si basa perciò anche su un'analisi stilistica dell'opera. Per confronti con la storia delle diverse urne della Beata Giovanna vedi anche la scheda OA n. 0900303345
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900300245
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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