reliquiario a teca - a urna - bottega fiorentina (sec. XVII)

reliquiario a teca a urna,

La cornice lignea intagliata e dorata presenta volute acantiformi. Sulla parte anteriore due figure di angioletti a tutto tondo sostengono un motivo floreale centrale di rose. Sui lati la cornice lignea presenta una testa di serafino, a tutto tondo, per parte. La cornice lignea circoscrive una cornice argentea a sbalzo e cesello, brunita, con motivo di foglie e cartiglio centrale con iscrizione. Sul retro non vi sono cornici ne' decorazioni

  • OGGETTO reliquiario a teca a urna
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ cesellatura/ brunitura
    legno/ intaglio/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Fiorentina
  • LOCALIZZAZIONE Signa (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'urna di San Placido fu fatta realizzare dal monastero di Santa Maria di Monticelli di Firenze dopo il 6 luglio 1685, quando le reliquie del santo furono donate al monastero dalla marchesa Lucrezia Riccardi Rinuccini. L'urna rimase di proprietà del monastero fino al 5 dicembre 1811, quando, dopo la soppressione napoleonica dei conventi, la badessa, Suor Anna Maria di Giobatta Guadagni donò reliquia ed urna al priore Gaetano Giannini di Santa Maria a Castel di Signa. Il 29/01/1812 l'urna venne consegnata al priore Giannini e da lui portata per la ripulitura alla canonica di San Lorenzo, nella casa del prete Angiolo Cavini, corista della Collegiata di San Lorenzo. Una scrittura privata tra il priore e la badessa Guadagni del 28/03/1812 conferma l'avvenuta donazione. Nell'aprile dello stesso anno l'argentiere Gaetano Ferretti brunisce e valuta la cornice d'argento dell'urna, così il priore Giannini paga alla badessa Guadagni il valore intrinseco dell'argento, che è stimato in 130 scudi, 2 lire, 16 soldi e 8 denari. L'11/08/1812 l'urna, risistemata, fu traslata da Firenze a Signa, dove fu esposta dapprima nella casa di Serafino Serafini alla Costa, fino al 15 agosto; poi fu esposta nell'oratorio detto "il Beatino" fino a sera. Il 16 l'urna fu sistemata dentro l'altar maggiore della chiesa di Santa Maria in Castel di Signa e per l'occasione furono resi rimovibili i frontoni della cassa da un certo Andrea Niccoli, "legnaiolo fiorentino", per meglio poterla mettere e levare dall'altare. L'urna è lì rimasta fino al dicembre 1987,quando le è stato costruito un piccolo locale sotto l'altar maggiore ed ivi è stata posta
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900299531
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI faccia anteriore, centro superiore - S. PLACIDIM - lettere capitali - a rilievo - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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