ritratto di Leonardo Bruni

dipinto, 1552 - ante 1556

Ritratti. Personaggi: Leonardo Bruni. Abbigliamento: lucco; mazzocchio

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Dell'altissimo Cristofano (notizie 1552/ 1605)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria degli Uffizi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
  • INDIRIZZO piazzale degli Uffizi, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'idea di costituire la collezione di ritratti di uomini illustri, la cosidetta "gioviana", risale a Cosimo I che a tale scopo nel 1552 inviò a Como il pittore Cristofano dell'Altissimo per copiare la collezione di ritratti raccolta dal vescovo Paolo Giovio. Il Giovio, infatti, fin dal 1521, durante un soggiorno fiorentino ospite presso il cardinale Giulio de' Medici, aveva dato inizio alla costituzione della più importante raccolta del genere sia per qualità che per varietà di soggetti (giunse infatti a comprendere ben quattrocento ritratti). Lo stesso Giovio nel 1549, in una lettera pubblicata dal Frey, suggeriva a Cosimo di "mandar un pittorello a casa mia... acciò ne ricavi quelli più famosi, et che più gli gradiranno, per ornare una sala a Castello". Cristofano dell'Altissimo raggiunse Como nel 1552 e da quella data le copie furono inviate a Firenze costantemente. Nel 1568, nell'edizione Giuntina della seconda edizione delle Vite, Vasari elencava circa 220 dipinti (l'elenco è stato riprodotto in Cecchi/Allegri) già presenti in Palazzo Vecchio,in uno dei locali annessi alla guardaroba, la cosidetta sala del Mappamondo, che Cosimo aveva fatto allestire nel 1563. Con l'avvento al potere di Francesco I il progetto di Cosimo sembra interrompersi, ed infatti dai documenti si registrano solo notizie dell'esecuzione delle copie dalla collezione fiorentina. Il programma riprendeva invece con Ferdinando I, che provvedeva anche a far trasferire la collezione dei ritratti nella sua attuale collocazione, lungo i corridoi degli Uffizi, tra il 1587 e il 1591; nel 1597, infine, Filippo Pigafetta riordinava la raccolta disponendola in base alla professione dei ritrattati. La raccolta, che è stata assai imitata, fu proseguita fino al 1840, contando ben quattrocentonovantadue pezzi. A Cristofano dell'Altissimo spetta il nucleo iniziale di duecentottantaquattro dipinti tutti su tavola. Il dipinto, ricordato nell'elenco di Vasari del 1568 come presente in Palazzo Vecchio; era già realizzato nel 1556, quando è elencato in una lettera inviata da Como a Cosimo I il 23 ottobre 1556, nella lista di 24 opere già ultimate e in spedizione dalla città lombarda (la lettera è pubblicata in Gulandi, 1844). Un dipinto di ugual soggetto è presente in Palazzo Pitti nel 1577; è ricordato, infatti, con altri 160 ritratti di uomini illustri nella "Descrittione dell'apparato delle stanze del palazzo de' Pitti in Fiorenza", redatta da Alessandro Pezzano ed edito a Venezia nel 1577. Da Mosco, che ha pubblicato la "Descrittione" ritiene che si tratti di una parte dei dipinti della collezione che nel 1568 era in Palazzo Vecchio e che da Palazzo Pitti sarebbe poi passata in Galleria dal 1587 ca. Leonardo Bruni (1370-1444) detto Leonardo Aretino (così è infatti citato dalla lista vasariana). Fu colto umanista e grecista. Fu cancelliere della Repubblica Fiorentina nel 1427. In S. Croce si conserva la sua tomba, uno dei primi esempi di tomba rinascimentale, opera di Bernardo Rossellino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900294044
  • NUMERO D'INVENTARIO Inventario 1890, n. 179
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • ISCRIZIONI in alto - LEONARD(...) ARETINUS - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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