ritratto di Ludovico Martelli

dipinto, ca 1531 - ca 1540

Soggetti profani. Ritratti. Personaggi: Ludovico Martelli; mezza figura; di tre quarti a sinistra; mani. Abbigliamento: camicia; berretto. Oggetti: calamaio; penna; lettere; guanti; anello; rametto di alloro (?); tenda; tavolo; drappo. Interno. Architetture: pilastro

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 90
    Larghezza: 65
  • ATTRIBUZIONI Carucci Jacopo Detto Pontormo (1494/ 1557)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Vecchio, collezione Loeser
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Vecchio o della Signoria
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'identificazione del personaggio col poeta fiorentino Ludovico Martelli è resa possibile dall'iscrizione che compare nella parte alta di una tavola di analogo soggetto nella raccolta gioviana delle Gallerie fiorentine. Il ritratto della gioviana, infatti, opera di Cristofano dell'Altissimo databile all'ultimo decennio del XVI secolo, costituisce la diretta derivazione dall'opera originale giunta in Palazzo Vecchio con la donazione Loeser ed attribuita al Pontormo. Il ritrattato, vissuto tra il 1503 e il 1531, apparteneva ad una nobile famiglia fiorentina avversa ai Medici; esule presso Alfonso d'Avalos, marchese del Vasto, insieme a questo fu fatto prigioniero dopo la battaglia di Capo d'Orso in cui le flotte alleate dei francesi e dei genovesi sconfissero quella spagnola. Nelle carceri genovesi compose una descrizione in ottave dell'avvenimento storico del quale era stato testimone. Colto letterato, aveva scritto alcune egloghe, un canzoniere ed una tragedia; partecipò alle dispute filologiche sulla lingua italiana. La presenza nel dipinto del rametto di alloro, di alcune carte, una penna e un calamaio, simboli dell'arte del poetare,conferma l'identificazione del personaggio. L'attribuzione al Pontormo fu avanzata dal Lensi (1934). L'estensore del catalogo della donazione Loeser, riportando un'annotazione del collezionista, scrive che questo Pontormo rappresenta "il tipo di ritratto italiano che Rembrandt può bene aver veduto". L'identificazione con Ludovico Martelli non era però accertata: forse era accolta soltanto perchè tramandata per tradizione. Il confronto stilistico con altri dipinti del Pontormo riferibili al decennio 1530-1540- quali il "Ritratto di Dama" oggi a Francoforte, quello di Alessandro de' Medici della Jonhson Collection di Filadelfia, il "Ritratto di gentiluomo con libro" già ritenuto Monsignor della Casa della National Gallery di Washington (Kress) - conferma l'ipotesi che si possa trattare del medesimo pittore, nonostante la bibliografia non ne faccia cenno. Come nelle opere citate, anche in questo ritratto lo spazio disponibile è completamente occupato dalla figura allungata, il taglio non rispetta più il tradizionale mezzobusto ma si estende a comprendere le mani ed il personaggio fino ai fianchi. Il volto pensoso del poeta è indagato introspettivamente ma la resa pittorica è quella lucida ed impassibile della ritrattistica aristocratica per la quale Pontormo fu debitore nei confronti del Bronzino. Il Martelli mostra di avere circa trenta anni e, considerando che Ludovico morì esule nel 1531 a ventotto anni, si può supporre che il ritratto sia stato eseguito "post mortem" poco dopo il 1531, forse commissionato da un familiare, proprio in quel decennio in cui la ritrattistica del Pontormo si evolve verso canoni bronzineschi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900293003
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1998
    1999
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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