ritratto di Giovanni Scoto Eriugena

dipinto, 1552 - 1568

Ritratti. Personaggi: Giovanni Scoto Eurigena. Abbigliamento: contemporaneo

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Dell'altissimo Cristofano (notizie 1552/ 1605)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria degli Uffizi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
  • INDIRIZZO piazzale degli Uffizi, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La collezione iconografica degli Uffizi vanta oggi quattrocentonovantadue ritratti di uomini illustri. Arricchita fino al 1840, fu iniziata da Cosimo I de' Medici nel 1552. In quell'anno, infatti, il duca invio' a Como il pittore Cristofano dell'Altissimo con lo specifico incarico di copiare i ritratti raccolti in circa trenta anni da Paolo Giovio (1483-1552). Sistemata nella villa sul lago, la raccolta gioviana era per la maggior parte costituita da ritratti copiati da affreschi, monumenti funerari o medaglie ma un certo spazio era dedicato anche ai ritratti di personaggi contemporanei. Corredata da brevi biografie ed esemplata sul tradizionale schema del "De viris illustribus" del Petrarca, la collezione comasca era ritenuta, nel XVI secolo, la piu' importante raccolta del genere: grande infatti era l'interesse storico e documentario ad essa legato. La realizzazione su tavola di ritratti a mezzo busto rappresentava un'innovazione rispetto alle tradizionali raccolte di ritratti di uomini famosi, solitamente ad affresco o comunque legati all'ambiente per il quale, in numero stabilito, erano stati dipinti. La scelta della tecnica dell'olio su tavola permetteva invece di aumentarne il numero all'infinito e di variarne la collocazione. Anche Cosimo I, interessato al valore iconografico della raccolta, adotto' questo sistema. Stabilitosi a Como, tra il luglio del 1552 e l'agosto del 1553 Cristofano dell'Altissimo invio' a Firenze ventiquattro ritratti. Nel luglio del 1554 spedi' ventisei tavole e nell'ottobre del 1556 altre venticinque. Nel 1568, nella edizione giuntina delle Vite, il Vasari cita, presenti in quell'anno a Firenze, piu' di duecento ritratti che furono sistemati in Palazzo Vecchio nella sala detta della Guardaroba o del Mappamondo, allestita dallo stesso Vasari su idea del duca per raccogliere lo scibile umano riguardante le "cose del cielo e della terra giustissime e senza errori". Come testimoniano i regolari pagamenti a Cristofano dell'Altissimo la raccolta fu accresciuta da Ferdinando I che, con le raccolte d'arte di casa Medici, colloco' anche la collezione gioviana nella Galleria degli Uffizi. I ritratti furono sistemati in questa nuova sede fra il 1587, anno iniziale del governo di Ferdinando, e il 1591. In questo periodo Cristofano invio' da Como a Firenze numerosi altri ritratti. Nel 1597 l'intera raccolta fu riordinata secondo le dignita' e professioni dallo scrittore vicentino Filippo Pigafetta che segnalo' le lacune in modo che la serie potesse essere aggiornata. L'interesse iconografico della raccolta ha favorito la diffusione di nuove copie come quelle ordinate da Ferdinando del Tirolo nel 1595. Il dipinto in questione, citato nell'elenco vasariano del 1568, ritrae il filosofo scolastico irlandese Scoto che fu sospettato di eresia da papa Niccolo' I. Scoto fu autore del "De divina predestinatione" (851) e del "De divisione naturae"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900292282
  • NUMERO D'INVENTARIO Inventario 1890, n. 139
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2002
    2006
  • ISCRIZIONI in alto - SCOTUS - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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