ritratto di Giovanni di Bicci de' Medici
miniatura,
post 1559 - ca 1569
Bronzino (bottega)
1503/ 1572
n.p
- OGGETTO miniatura
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ATTRIBUZIONI
Bronzino (bottega)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria degli Uffizi
- LOCALIZZAZIONE Corridoio vasariano
- INDIRIZZO piazzale degli Uffizi, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Già il Vasari, nella seconda edizione delle "Vite" (1568) ricordava dei quadretti piccoli "fatti di piastra di stagno e tutti d`una grandezza medesima",nei quali il Bronzino aveva raffigurato i personaggi più illustri di casa Medici: ritratti sortiti "tutti naturali, vivaci e somigliantissimi al vero", con eccellenza di pittura. In questi ritrattini (che al tempo del Vasari si trovavano appesi dietro la porta dello scrittoio di Calliope, dove Cosimo I aveva il suo studiolo), il Bronzino avrebbe fissato l'iconografia della famiglia fin dai suoi più antichi antenati. A detta di S. Meloni Trkulja (1976),non sembra che il gruppo sia stato mai diviso: attualmente, si compone di ventiquattro quadretti, che si suole datare verso il 1565-69, ovvero agli anni tardi dell'attività dell'artista, che sempre più spesso avrebbe fatto ricorso, per le sue commissioni, all'aiuto della bottega (come sembrerebbe nel nostro caso). Sempre S. Meloni indicava che in Palazzo Vecchio c'era anche un altro gruppo di quadretti, precedentemente eseguiti dal Bronzino, che comprendeva i ritratti di Cosimo il Vecchio, Lorenzo il Magnifico e suo fratello Giuliano, Papa Leone X (presente in due redazioni), Giuliano di Nemours, e di Francesco I,Maria, e Don Garzia da bambini (di questi nove ritratti, l'unico superstite sarebbe, molto probabilmente, quello segnato al nr. 4025 dell`inventario 1890). Questo primo gruppo si trovava nella Guardaroba Medicea già nel 1533 (v. A.S.F.,Guard. 30, c. 50 sin. ), e sarebbe stato cominciato, secondo R.B.Simon (1982), verso la fine del 1551, quando il Bronzino, cioè, riceveva una prima parte dei tredici pezzi di lamina di stagno, che dovevano servire per l`esecuzione (v. A.F.S. , Guard. 18, cc. 128 v., 141 v.). Secondo lo studioso americano, questo ritratto di Giovanni di Bicci fu dipinto probabilmente nel 1559. Quell'anno, infatti, il Bronzino riceveva un suo ritratto, evidentemente per copiarlo, dalla Guardaroba (vedi A.S.F., Guard. 9, "Registro di spedizioni" etc., 1544-1561, c. 89). Come indicava già E. Baccheschi (1973), il ritratto deriva iconograficamente da Zanobi Strozzi. A questo nostro, si sarebbe rifatto anche il ritratto dipinto, successivamente, da Alessandro Allori
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900291062
- NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 871
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1990
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2002
2006
- ISCRIZIONI in alto, sopra la testa del ritrattato - GIOVANNI DI BICCI DE MEDICI - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0