veduta della villa di Castello

dipinto, 1599 - 1599

Lunetta con finta cornice dipinta lungo i bordi

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA ORO
  • MISURE Altezza: 147 cm
    Larghezza: 299 cm
  • ATTRIBUZIONI Utens Giusto (/ Post 1609)
  • LOCALIZZAZIONE Villa medicea della Petraia
  • INDIRIZZO Via della Petraia, 40, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fa parte di una serie composta attualmente da quattordici lunette di cui dodici sono conservate nel "Museo di Firenze Com'era" e due nel "Soffittone" di palazzo Pitti. Originariamente la serie comprendeva 17 lunette (notizia derivata dagli inventari della villa di Artimino) che furono commissionate, nel 1599, dal Granduca Ferdinando I al fiammingo Giusto Utens per decorare il salone della sua villa di Artimino. Al riguardo esistono delle annotazioni di pagamento. I primi versamenti effettuati per le lunette già portate a termine risalgono al 18 e al 23 ottobre del 1599 (ASF, Possessioni n. 4437, c. 92 r) mentre gli ultimi pagamenti interessano l'anno 1602 (ASF, Guardaroba, n. 233, c. 4). L'intera decorazione è stata motivata dal desiderio di Ferdinando I, che volendo affermare il suo potere economico e politico, cercò di unificare ideologicamente, tramite il linguaggio artistico, tutti gli immobili da lui posseduti nelle varie zone della Toscana. Le lunette sono le uniche opere che costituiscono il corpus pittorico di Giusto Utens il quale, per realizzare la serie, si recò personalmente in ciascuna villa per rilevare le misure sia delle costruzioni che dei territori annessi. La villa è la più antica delle proprietà medicee. Per la realizzazione del giardino circostante si susseguirono nel proseguimento dei lavori il Tribolo, il Vasari ed il Buontalenti che lo portò a termine nel 1592. L'Utens, quindi, ebbe occasione di vedere il giardino ultimato ma a causa dell'ampiezza di quest'ultimo venne meno alla fedeltà descrittiva variandone alcuni dettagli. Infatti deformò la prospettiva in modo da rappresentare tutto il giardino dietro la villa, limitò la raffigurazione dell'immobile entro i suoi confini e tagliò orizzontalmente la collina sullo sfondo arricchendola con una fila di cipressi allineati. La villa è stata sempre frequentata dai granduchi e dalla corte per la sua posizione facilmente raggiungibile dalla città. Nel Settecento e nell'Ottocento sono state apportate delle modifiche sia al giardino che alla villa, ma complessivamente l'immobile è quello che si è meglio conservato rispetto alle altre ville medicee
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900289331
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv.1890, 6316
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Villa medicea della Petraia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI al centro della base della cornice - CASTELLO - lettere capitali - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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