peduccio di Della Bella Piero di Giovanni (bottega) (secc. XV/ XVI)

peduccio, post 1491 - ante 1520

Corpo conico, fregio del peduccio, echino, abaco. Decorazioni: goccia, unghiature, scanalature, perle, motivo a lisca di pesce, foglie delle volute, fiore dell'abaco, modanature dell'abaco

  • OGGETTO peduccio
  • MATERIA E TECNICA pietra serena/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Della Bella Piero Di Giovanni (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I lavori di ricostruzione del chiostro grande e delle celle attigue sono documentati a partire dal 1491 (ASF, Conventi soppressi 51, nn. 13, 14, 15, 35, 37, 38, 39, 40, 75, 76, 77, 78, 79, 80). Negli anni 1491-1493 si edificò il lato sinistro arretrandolo verso il bosco con l'intento di conferire proporzioni quadrate alla pianta del chiostro secondo dettami più propriamente rinascimentali. I capitelli e i peducci di esso furono forniti interamente dallo scalpellino Piero di Giovanni Della Bella. A questa prima fase dei lavori appartengono anche i primi tre peducci e capitelli da destra del lato d'ingresso eseguiti da Piero in collaborazione con Matteo di Cecco. Dopo un'interruzione di quasi due anni (1494-1495) i lavori ripresero protraendosi fino al 1520. L'elevazione del loggiato in particolare, si concentrò negli anni 1502-1506 e 1510-1511. Vi lavorò ancora Piero Della Bella con la sua bottega. Dal 1506 il nome di Piero venne sostituito nei documenti da quello del figlio Giovanni. Alla fine dell' Ottocento furono rifatte integralmente le colonne con relativo capitello dell'ala sinistra e diverse del lato di fondo e di quello destro distrutte in seguito al terremoto del 1895. Nei capitelli e nei peducci del chiostro sono state applicate essenzialmente due tipologie morfologiche già codificate nel corso della seconda metà del Quattrocento: il composito scanalato usato sistematicamente per la prima volta da Bernardo Rossellino nel chiostro Spinelli in S. Croce (1448-1452) (per le ipotesi attributive cfr. Mack) e il tipo con volute a calice e foglie fascianti il calato, anch'esso germinato nella bottega di Bernardo (cfr. palazzo Spinelli attribuito dal Saalman al Rossellino). Queste due tipologie sono state interpretate nel chiostro certosino con grande varietà secondo una tendenza propria dell'architettura fiorentina tardo-quattrocentesca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900288880
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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