cane di Fo

statuetta, ca 1700 - ca 1749

n.p

  • OGGETTO statuetta
  • MATERIA E TECNICA porcellana dura/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Cinese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo degli Argenti
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.zza Pitti, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I cani sono posati su un alto plinto sul quale sono applicati dei cilindretti cavi per contenere una barretta di incenso. L'animale è raffigurato con i denti digrignanti tra i quali scivola un nastro che va a terminare vicino a una palla (simbolo del Puro Vuoto). I pigmenti rosso, nero e oro applicate su alcune zone dell'animale, sono stati applicati a freddo in Europa. Il motivo del Cane di Fo, ispirato alle manifatture della porcellana cinese dalla statuaria del sub-continente indiano, dove queste figure erano disposte all'entrata dei templi come guardiani, è stato sicuramente uno dei primi a raggiungere l'Europa. La prima menzione riguardante i Cani di Fo tra gli oggetti di proprietà di un membro della famiglia Medici risale all'inventario del beni di Vittoria della Rovere redatto nel 1692. Nei decenni successivi le registrazioni del "leoncini di porcellana" diventano sempre più frequenti nei documenti dell'amministrazione medicea e quindi lorenese. Esemplari ci Cane di Fo si trovano un po' dappertutto in Europa, molto simili ai nostri sono quelli della collezione Mottahedh; un altro molto vicino a questi, privo di smaltatura è nella Collezione Paul Brandt di Amsterdam; uno analogo è nella Collezione Hickley, The Asian Civilisation Museum di Singapore (cfr. F. Morena, 2005, p.229)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900288025
  • NUMERO D'INVENTARIO OdA Pitti 1121-1122
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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