Madonna con Bambino

rilievo, ca 1445 - ca 1455

n.p

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA stucco/ pittura/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Rossellino Antonio (?) (1427/ 1479)
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Horne già Corsi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella sagrestia della chiesa è ricordata dal Niccolai che così descrive l'opera: "una Madonna del Cardellino, bellissimo altorilievo di terracotta di singolare impasto, con fondo azzurro e risalto color d'oro e carnicino". È noto come questo tipo di iconografia gentile e domestica abbia tratto suggerimento dalle prediche del domenicano Giovanni Dominici (1410 ca.) che evocavano certe immagini "naturalistiche" e sia stata particolarmente apprezzata dai committenti laici fin dal primo Quattrocento. Quest'ultima considerazione suggerisce l'ipotesi che il rilievo appartenesse in origine ad una famiglia locale. Nel 1956 la Madonna fu acquistata dal Museo Horne. L'opera fu esposta nel 1933 alla "Mostra del Tesoro di Firenze Sacra" come replica di uno schema di Antonio Rossellino. Nella recensione alla mostra il Rossi la menziona per la prima volta con il nome di Madonna dei Candelabri: quest'ultimi usati frequentemente nel Quattrocento dagli artisti come elementi decorativi, sono raffigurati ai lati della composizione. Lo stesso studioso considera la possibilità che la Madonna Horne sia un originale di Antonio Rossellino, o un modello originario della famosa serie di repliche esistenti, derivato da un prototipo in marmo dello scultore, tuttora ignoto. Il Rossi menziona tra le repliche la Madonna del Bargello, proveniente da San Giusto a Fortuna, simile nelle misure e nei particolari alla Madonna Horne. Dobbiamo sottolineare che il rilievo del Bargello è di qualità più modesta e percio' giustamente ritenuto una replica. La Madonna Horne è ricordata dalla Schottmüller come replica da Antonio Rossellino. La paternità rosselliniana dell'opera è sostenuta dal Gamba che nel 1961 curo' il catalogo del Museo Horne, dove è pubblicata la fotografia del rilievo inserito in un tabernacolo ligneo che ha caratteri del secolo XV. Con ogni probanilità si tratta della cornice originale, usata di frequente per questo tipo di rilievi. Nel basamento si intravede un'arme gentilizia che confermerebbe la destinazione privata dell'opera, precedentemente ipotizzata. Nel successivo catalogo del museo redatto dal Rossi si ripropone la paternità rosselliana dell'opera. Repliche conosciute: due al Museo Stibbert e una al Victoria and Albert Museum (vedi Pope-Hennessy J. , 1986, fig. 101). Un'altra si trova nel convento di San Francesco a Montughi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900287718
  • NUMERO D'INVENTARIO Horne 6557
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
    2012
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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