motivo decorativo geometrico
tondino,
ca 1300 - ca 1499
Base, cavetto, orlo largo e piatto
- OGGETTO tondino
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MATERIA E TECNICA
terracotta/ sgraffio
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MISURE
Diametro: 11 cm
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italia Centro-settentrionale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Horne già Corsi
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tecnica usata per il tondino (ingobbiatura) è una delle più semplici e antiche. Col diffondersi del metodo più elegante ma più costoso della copertura a smalto stannifero affermatasi in Italia a partire dal secolo XIV, l'ingobbiature divenne sempre più rara e riservata al vasellame più umile. Le forme di decorazione continuorono a rimanere legate alla tradizione medioevale anche in pieno rinascimento. Benchè sia difficile individuare la diverse aree di produzione, le più importanti manifatture sorsero nell'Italia settentrionale (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna), in Toscana e in Umbria con le attivissione fornaci della Fratta e città di castello. La tecnica consisteva nel decorare a sgraffio il pezzo ancora crudo e ricoperto d'un bagno di terra bianca diluita con acqua e altri componenti. Dopo le cottura lo si dipingeva e lo si ricopriva di una vernice trasparente chiamata vetrina che rendeva i pezzo impermiabile. Cuocendo definitivamente il pezzo, il colore fondendosi con la vetrina tendeva a colare e ne risultavano estrose macchie policrome come si può notare nell'esemplare analizzato. Per la ceramica ingobbiata vedi Bellini M. /Conti G. , 1964
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900287340
- NUMERO D'INVENTARIO Horne 204
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0