processione dei palii di San Giovanni, stemma gentilizio della famiglia Benci (?), stemma gentilizio della famiglia Aldobrandini, Virtù Cardinali, Speranza
cassone,
ca 1425 - ante 1429
Toscani Giovanni (1370-1380 Ca./ 1430)
1370-1380 ca/ 1430
Basamento, fronte dipinta, facce laterali, coperchio
- OGGETTO cassone
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MATERIA E TECNICA
legno/ intaglio/ doratura a pastiglia
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ATTRIBUZIONI
Toscani Giovanni (1370-1380 Ca./ 1430)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Rossello di Jacopo Franchi
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale del Bargello
- LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
- INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il presente cassone è stato ampiamente studiato dalla critica soprattuttoper la scena in esso raffigurata: la processione dei palii che si svolgeva durante la festa di San Giovanni; la scena è molto interessante anche dal punto di vista documentario e iconografico per le opere d'arte, oggi scomparse, che vi sono rappresentate: il gruppo del "Battesimo di Cristo" di Tino di Camaino sulla porta del Battistero e la "Natività" di Arnolfo di Cambio sulla facciata di Santa Maria del Fiore (frammenti di tali opere sono conservati al museo dell'Opera del Duomo). Il cassone fu probabilmente eseguito in occasione di un matrimonio, come indicano i due stemmi in esso dipinti, e faceva coppia con un altro la cui fronte è conservata nel Museum of Art di Cleveland, rappresentante il momento successivo della festa di San Giovanni, cioè la corsa del palio. La critica, identificando gli stemmi raffigurati con quelli delle famiglie Fini e Aldobrandini, ha in un primo tempo datato il cassone al 1417 anno in cui avvenne il matrimonio fra Tommaso di Berto Fini e Giana di Filippo Aldobrandini. Tale data è però parsa successivamente troppo precoce rilevando in particolare la necessità del precedente della cappella Brancacci nella resa realistica degli sfondi e delle figure; questo ha spostato la datazione almeno alla seconda metà del terzo decennio del Quattrocento. La Ciardi Duprè ha, posticipato l'opera al 1430-1435. Il cassone è stato attribuito dal De Nicola a Rossello di Jacopo Franchi, opinione condivisa dalla critica successiva. Un contributo fondamentale e risolutivo alla lettura dell'opera ha fornito il Bellosi che ha datato, per ragioni stilistiche, il cassone fra il 1425 ed 1429, notando inoltre che le due colonne di porfido poste davanti alla porta est del Battistero sono rappresentate assai distanziate, come appunto apparivano prima del 1429, anno in cui furono addossate all'edificio. Tale data è stata assunta dal Bellosi come termine ante quem. Lo studioso ipotizza inoltre che lo stemma identificato come quello della famiglia Fini, sia in realtà quello del tutto simile dei Benci; perderebbe così significato la data 1417, non più sostenibilke come abbiamo visto anche per motivazioni di stile. Infine propone come autore dell'opera Giovanni di Francesco Toscani, ex Maestro della Crocifissione Griggs, pittore conosciuto anche per la produzione di cassoni come attesta l'appellativo di "cofanaio" con cui è ricordato nei documenti
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900287012
- NUMERO D'INVENTARIO Bargello Mobili 161
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2006
- ISCRIZIONI in alto a sinistra - FIDE - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0