teste

capitello figurato ca 1285 - ca 1299
Nicola Pisano (cerchia)
notizie 1258-1278

Calato, abaco

  • OGGETTO capitello figurato
  • MATERIA E TECNICA pietra/ scultura
  • MISURE Altezza: 37 cm
    Larghezza: 51 cm
  • ATTRIBUZIONI Nicola Pisano (cerchia)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Arnolfo di Cambio
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale del Bargello
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
  • INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Insieme agli altri due capitelli di simile tipologia conservati al Bargello, e ad uno con soli motivi decorativi fogliacei, al Museo Lapidario di S. Marco, il presente capitello proviene dalla Badia fiorentina: l'inventario e la guida del Supino li dicono provenienti dalle finestre del campanile della Badia, il Copmans de Yoldi ritiene più probabile che essi si trovassero in origine nel loggiato antistante la chiesa ancora esistente nel Quattrocento (Storia Bargello 2004). Le teste umane improntate ad un atteggiamento espressivo molto vivace, riferibile ad un soggetto laico piuttosto che religioso, farebbero pensare ad una ispirazione cortese riferibile a storie legate a Willa, la fondatrice della Badia e madre del marchese Ugo di Tuscia. Come si nota nella scheda del recente catalogo su Arnolfo redatta da Enrica Neri Lusanna, all'origine delle teste ridenti o piangenti è la tipologia delle teste etrusche riadattate nel Medioevo (si ricordano ad esempio quelle del presbiterio del Battistero); furono un tema molto caro alla decorazione architettonica nell'ambito di Nicola Pisano. Da Middeldorf e Paatz sono stati riferiti stilisticamente ad Arnolfo di Cambio, che con la sua bottega li avrebbe realizzati negli anni in cui fu responsabile dei restauri della Badia fiorentina tra 1284 e 1310. La critica più recente, in particolare la Romanini e la Garzelli vi vedono giustamente rapporti con i capitelli arnolfiani del Ciborio di S. Paolo a Roma e del monumento al cardinale de Braye a Orvieto, ma pensano piuttosto ad una più generica esecuzione nell'ambito della cerchia di Nicola Pisano nel morbido trattamento dei visi umani. Interessante anche l'annotazione di Coopmans che vi vede degli influssi francesizzanti, del resto caratteristici nell'ambito nicolesco. Sembra rimanere favorevole ad una attribuzione alla ristretta cerchia di Arnolfo il Carli (1993). Giustamente la Neri Lusanna conclude con il connettere i capitelli con un maestro cresciuto, come lo stesso Arnolfo, nella bottega di Nicola, della quale ha sfruttato modelli tipologici del repertorio, ma che ha saputo recepire anche la monumentalità plastica di Arnolfo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900286826
  • NUMERO D'INVENTARIO Bargello Sculture 356
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2004
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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