altare - produzione toscana (sec. XVI)
altare
ca 1580 - ca 1585
Zoccolo modanato con dadi angolari, semicolonne con capitelli, fregio, timpano, frontone ad arco, cornice triangolare
- OGGETTO altare
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MATERIA E TECNICA
pietra serena/ scultura
- AMBITO CULTURALE Produzione Toscana
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le otto edicole che ornano la controfacciata e le pareti della chiesa di S. Niccolò Oltrarno, rientrano nel programma di rinnovamento controriformistico voluto da Cosimo I che "se non altro per calcolo politico, aveva assecondato le iniziative controriformistiche, specialmente nel campo monumentale-artistico" (Berti). I lavori di rinnovamento, che restaurarono anche i danni provocati dall'alluvione del 1557, come attesta la lapide sulla facciata, iniziati poco prima del 1580, terminarono verso il 1585, anno della riconsacrazione della chiesa e riguardarono soprattutto l'installazione di queste edicole. I Paatz propongono di attribuirne la costruzione alla cerchia di Giovanni Antonio Dosio, architetto operante a Firenze nel terzo quarto del XVI secolo, a cui si devono i tabernacoli della cappella Niccolini in S. Croce, della cappella Gaddi in S. Maria Novella e dell'oratorio di S. Filippo Neri a Napoli, pressochè contemporanei e strutturalmente simili. L'attribuzione è basata sull'analisi stilistica e non sostenuta da documenti. Il Tanci comunque, cita come autore Giorgio Vasari, incaricato tra l'altro degli "ammodernamenti" della chiesa di S. Croce e di S. Maria Novella (1566-1568), dove furono eliminati e imbiancati gli affreschi esistenti, per sistemare tabernacoli e altari, così come in S. Niccolò, ove i resti degli affreschi quattrocenteschi, imbiancati per fare posto alle edicole, sono riemersi in seguito ai restauri successivi all'alluvione del 1966. L'iscrizione incisa sull'architrave indica che l'altare della famiglia Falconi era dedicato al Sacrificio di Isacco. Nel 1583 vi trovò sede il dipinto dell'Allori ispirato al medesimo soggetto. Sotto al dipinto sono venuti alla luce un frammento di affresco raffigurante Sant' Antonio abate e la sinopia corrispondente, attribuiti entrambi al Maestro di Signa
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900286002
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sull'architrave - PP FILIO NO(N) PEP(ER)CIT - lettere capitali - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0