pilastro di Giovanni da Campi fra (sec. XIV)
pilastro
ca 1332 - ca 1339
Base: plinto, tori, scozia, fusto a sezione ottagonale, capitello: calato,abaco
- OGGETTO pilastro
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MATERIA E TECNICA
pietra/ scultura
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ATTRIBUZIONI
Giovanni Da Campi Fra (/ 1339)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di S. Maria Novella
- LOCALIZZAZIONE Convento di S. Maria Novella
- INDIRIZZO piazza S. Maria Novella, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il chiostro Verde fu realizzato dal 1332 ca. a partire dalle arcate orientali addossate alla chiesa. Le arcate sono cinque per lato e il progetto e' attribuito dalla tradizione a Fra' Giovanni da Campi, converso domenicano. Egli diresse i lavori fino al 1339, anno della sua morte, quando, quasi sicuramente gli successe Fra' Jacopo Talenti, anch'egli converso a S. Maria Novella, sotto la cui soprintendenza, nel 1357, il chiostro fu ammattonato. Se ne puo' dedurre che all'epoca esso fosse finito o quasi, sebbene si abbia notizia che nel 1362 si lavorava ancora intorno alle sue volte, probabilmente a quelle del lato occidentale. La presenza sui pilastri del chiostro di numerosi stemmi (Castiglioni, Lucalberti, Guidalotti) testimonia l'impegno assunto dalle maggiori famiglie fiorentine del tempo per la realizzazione del complesso di S. Maria Novella. Ai Guidalotti in particolare si deve la costruzione del capitolo detto poi cappellone degli Spagnoli (cfr. NCTN P16569) e delle arcate del lato antistante, dovute certamente all'opera di Francesco Talenti (i capitelli sono confrontabili con alcuni del primo ordine della facciata, dovuta anch'essa al Talenti, cfr. Adorisio 1988). Alla famiglia Lucalberti si deve la costruzione dei due lati Sud ed Ovest, mentre i Castiglioni finanziarono il lato Est. La tipologia delle arcate e dei pilastri ottagonali uniti da un basso muretto ha un immediato precedente nel Chiostro Grande (cfr. NCTN P17305) ma altri confronti possono essere istituiti col cortile del Bargello, con i pilastri arnolfiani di S. Croce o con quelli di Orsanmichele. Le tipologie dei capitelli presenti nel chiostro Verde rientrano tutte in quella piu' ampia "a foglie d'acanto". E' da segnalare comunque che sono individuabili tre tipi principali che corrispondono a tre fasi cronologiche successive e alle tre committenze individuate dagli stemmi. Un primo tipo (NCTN P16482, P16487, P16492) corrisponde alla committenza Castiglioni e alla prima fase costruttiva (lato Est). Un secondo gruppo (P16518, P16524, P16536, P16542, P16547, P16557) alla committenza Lucalberti (lato Sud ed Ovest). Infine il lato Nord (P16579, P16581,P16583, P16585, P16502, P16561, P14562, P16566) e' riconducibile all'ultima fase, di committenza Guidalotti, attribuibile al Talenti. Nei restauri avvenuti intorno al 1890-1895 (arch. Del Moro ? ) il livello del chiostro fu ribassato, fu distrutto il doppio portico superiore per evidenziare il Cappellone degli spagnoli, il muretto fu rifatto in pietrame anziche' intonacato, gli archi furono ridipinti in fasce in fasce bianche e verdi e furono rifatte le basi dei pilastri (per le critiche a questi interventi Cfr. Franceschini,1895, citato in Dezzi Bardeschi, 1981)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900285204
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2000
2006
2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0