Madonna con Bambino

dipinto, 1280 - 1299

n.p

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Cimabue/ Seguace
    Cimabue/ E Aiuti
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Già assegnata da Procacci (1936) a uno stretto seguace di Cimabue, anche in precedenza la tavola era stata variamente collegata all'orbita cimabuesca e avvicinata inoltre alla Madonna Rucellai, non ancora inserita definitivamente nel corpus di Duccio (Toesca 1930). Soulier (1929), attribuendola alla scuola di Duccio, la vide vicina alla Madonna Gualino, a quella dei Servi di Bologna e a quella di Grevole, proponendo una datazione intorno al 1280, seguito da Longhi (1948), il quale segnalava come l'angelo di destra fosse "tanto vicino a Cimabue da far supporre che il dipinto sia stato iniziato nella sua bottega intorno al 1280". La secca grafia del panneggio del Bambino si collega piuttosto, secondo Busignani (1982), alla maniera del Maestro della Maddalena. La Madonna, che per Bellosi (1966) rasenta "una paternità fra Cimabue e Giotto", è considerata da Tartuferi (1986) stilisticamente affine al mosaico con l'Incoronazione della Vergine sulla controfacciata del Duomo di Firenze, attribuito da Vasari a Gaddo Gaddi, e come tale avvicinata ad opere con le medesime caratteristiche (Crocifisso dell'Accademia, Crocifisso di S. Stefano a Paterno, Crocifisso del Fogg Art Museum di Cambridge). Se il riferimento a Gaddo Gaddi, padre di Taddeo, è del tutto ipotetico, Tartuferi propende per la conferma dell'omogeneità stilistica del gruppo così costituito, che qualifica l'ignoto pittore come la "voce più alta e indipendente che si sia levata nell'ambiente fiorentino fra Cimabue e Giotto" (Bellosi). Il dipinto è perfettamente conservato, ad eccezione delle lumeggiature d'oro sul manto azzurro, che non sembrano originali. Le proporzioni del gruppo della Madonna col Bambino fanno ritenere che si trattasse di un'ancona d'altare di dimensione piuttosto grandi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900284572
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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