mostra di portale - bottega toscana (secondo quarto sec. XV)
mostra di portale,
1425 - 1449
Stipiti, architrave, arco a tutto sesto, mensola
- OGGETTO mostra di portale
- AMBITO CULTURALE Bottega Toscana
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Sulla semplice partitura della facciata della chiesa si apre il portale, con la lunetta aggettante e finemente decorata, che rispecchia una tipologia che a Firenze si diffonde negli anni Quaranta e -cinquanta del Quattrocento per divenire nella seconda metà del secolo una delle forme più frequenti che conosciamo con esemplari di maggior monumentalitàe ricchezza ornamentale come il portale del chiostro degli uomini degli Innocenti o quello che introduce nel chiostrino antistante il refettorio del Convento di Santa Maria Novella. La mensoletta posata sulla centina della lunetta, oggi molto consunta, costituiva la base d'appoggio di uno stemma illeggibile che i Paatz riferiscono alla famiglia Bernardini, ma è molto più probabile che si trattasse dell'arme dei Bardi. Fu infatti Ubertino de' Bardi che acquistò per destinarlo a un gruppo di agostiniane, provenienti dal convento di Santa Monaca a Castiglione vicino a San Miniato, il casamento nato come l"albergaccio" che sorgeva vicino al canto della Cuculia, punto d'incontro della via chiaea (attuale via de' Serragli) con la via Sant'Agostino e via della fogna del Carmine (attuale via Santa Monaca) che diverrà il complesso monastico di Santa Monaca. Il 4 gennaio 1442 un esiguo numero di religose guidato dalla badessa Jacopa de' Gamberoni viene a dimorare nell0edificio procurato dal Bardi; è del 20 febbraio la concessione ufficiale di papa Eugenio IV di costruire, fondare, edificare il monastero con chiesa, orto e chiostro intitolato a Santa Monaca.. Documenti attestano il procede dei lavori dal 1444 al 1451: ci è noto che la costruzione della chiesa comincia nel maggio del 1447. Le vicende del monastero ci sono tramandate da una "cronaca" quattrocentesca, in buona parte pubblicata dal Richa, di cui è autore il frate agostiniano di Santo Spirito Francesco d'Antonio Mellini. Un recente studio (Simari, 1987)con il ritrovamento di inedite testimonianze documentarie relative agli atti di fondazione, ai lavori di costruzione, fino all'individuazione delle maestranze nel piccolo cantiere, ha confermato quanto riferito dal Mellini ed ha messo in luce il ruolo del frate agostiniano che non fu solo quello di cronista della nascita del monastero, ma altresì di principale protettore favorendo l'istallazione delle monache, l'erezione dell'edificio e la sua organizzazione
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione persona giuridica senza scopo di lucro
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900283957
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0