Cristo morto sorretto da un angelo

gruppo scultoreo, 1552 - 1552

Personaggi: Gesù Cristo. Figure: angelo. Abbigliamento: all'antica. Simboli della passione: sudario; chiodi; tenaglie; corda

  • OGGETTO gruppo scultoreo
  • MISURE Altezza: 133
    Larghezza: 319
  • ATTRIBUZIONI Bandinelli Bartolomeo Detto Baccio Bandinelli (1493/ 1560)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Croce
  • INDIRIZZO Piazza di Santa Croce, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Cristo morto sorretto da un angelo e' una parte del coro marmoreo che il Bandinelli nel 1547 aveva ideato per il Duomo di Firenze. Il progetto subi' nel corso di venti anni continue modifiche e non fu mai realizzato completamente. Lo stesso gruppo scultoreo in esame e' la seconda redazione ideata dal Bandinelli per la sistemazione dell'altare maggiore. Fino al 1520-1521 nel Duomo era rimasto il provvisorio coro ligneo costruito da Brunelleschi che era stato poi sostituito da un altro, sempre in legno, basato ancora sul disegno brunelleschiano. Il progetto del Bandinelli prevedeva invece un basamento marmoreo decorato da figure in rilievo intorno al coro ottagonale e, per l'altare, un Cristo morto con due angeli e un grande Padre Eterno. Al lato estremo del coro dovevano essere collocati un Adamo ed Eva e altri rilievi con scene dell'Antico Testamento. La prima figura ad essere realizzata fu l'Adamo ma il Bandinelli non ne fu soddisfatto e lo trasformo' in Bacco, donandolo al Duca Cosimo (il Bacco e' attualmente conservato a Pitti). Eva, in conseguenza, fu trasformata in Cerere e donata con un Apollo alla duchessa Eleonora (ora nel giardino di Boboli). Per sostituirli fu realizzato un secondo gruppo dello stesso soggetto che, posto in loco nel marzo 1549, non ebbe accoglienza troppo favorevole. Per quel che riguarda il gruppo del Cristo morto,questo era stato pensato in origine con due angeli; fu realizzato ma mai portato a termine e oggi se ne sono perse le tracce. La versione attuale rimase in Duomo, nonostante il poco successo che aveva ottenuto, fino al 1843 quando fu trasferita nella cappella Baroncelli in S. Croce. La prima versione del Dio Padre invece, fu lasciata abbozzata e in seguito trasformata in Giove per la fontana nel giardino della villa di Pratolino e da qui, quando la villa fu distrutta, trasferita a Boboli. La redazione definitiva del Dio Padre benedicente con due angeli inginocchiati ai lati (questi ultimi realizzati da Vincenzo de' Rossi) rimase anch'essa in Duomo fino al 1843 per essere poi trasferiti a S. Croce
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900283830
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1999
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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